LOGIN è un Gioco di Ruolo scritto da Giovanni Micolucci / Vas Quas ispirato agli isekai, cioè a quel genere narrativo che ai giapponesi piace tanto, in cui una persona si trova, suo malgrado, catapultata in un altro mondo, a volte per sempre, altre per caso e altre ancora con un scopo preciso.
Se state pensando a Vision of Escaflowne, Fushigi Yugi, El-hazard, Sword Art Online, Rising of the Shield Hero, Overlord e simili, siete sulla strada giusta.
Il genere isekai, che letteralmente vuol dire “un altro mondo”, non è un’esclusiva giapponese, e anche opere come La Storia Infinita, Ready Player One o persino la Divina Commedia arrivano tutte da questo filone narrativo.
LOGIN prende opere legate al mondo degli MMORPG, cioè i Massive Multiplayer Online Roleplay Games, come i già citato Sword art Online o Overlord, e ne sfrutta alcune i tropi per mettere chi gioca davanti a sessioni di addestramento, epiche battaglie contro gli invasori e decisioni difficili che potrebbero andare anche contro gli interessi del gruppo o del LoginWorld stesso, il mondo di gioco che vi troverete a esplorare.
LOGIN è fatto per campagne di medio termine, dalle 10 alle 20 sessioni, a seconda di quanto a lungo giocate in genere, e prevede delle autorità narrative condivise per la creazione del mondo (autorità che hanno una motiviazione all’interno del gioco, legata al passato dei personaggi).
Una delle cose più particolari di LOGIN è che vi troverete a indossare i panni di due diversi personaggi: il Personaggio Giocatore, cioè la persona che si trova fuori dal mondo di gioco, priva di ricordi e costretta però a rimanere nel LoginWorld, e l’Avatar, cioè la persona che si troverà a incarnare nel LoginWorld, che sarà il suo corpo, i suoi occhi, e che avrà però i propri ricordi.