La UE ha emanato il quindicesimo pacchetto di sanzioni anti-russe il mese scorso, mentre Biden pochi giorni fa ha approvato l’ennesimo elenco di soggetti sanzionati che colpisce anche elementi terzi rispetto al Cremlino. Pur con tali crescenti limitazioni, Mosca è riuscita a riposizionarsi sul mercato delle risorse energetiche in maniera relativamente proficua. Ad esempio, l’Europa continuerà a comprare comunque il gas russo, se non quello naturale, allora il GNL siberiano. Il giornale finanziario americano Bloomberg ha consultato diversi esperti e il loro responso è proprio questo: le sanzioni non hanno fatto abbastanza male alla Russia per fermare la sua macchina da guerra e nemmeno per danneggiarla significativamente nell’economia.
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