L’addomesticamento degli utenti Whatsapp e le soluzioni per uscire dai giardini recintati di internet su noblogo:

Per chi non lo conoscesse, WhatsApp è uno strumento che rende facile e comodo aiutare #Facebook a portare avanti la sua missione principale: ottimizzare e vendere all’asta il comportamento umano (conosciuto comunemente come “pubblicità mirata”). Inizialmente ha convinto le persone ad acconsentire a ciò permettendo loro di scambiarsi messaggi di testo su Internet, cosa che era già possibile fare, e combinando un’interfaccia utente facile da apprendere con un marketing di successo. Si è poi esteso a funzioni come le chiamate audio e video gratuite. Le audiochiamate l’hanno aiutato a crescere fino a diventare la piattaforma di comunicazione de facto in molte regioni. Sono sbalordito dalla sua ubiquità ogni volta che visito la mia famiglia: vengo spesso accolto da sguardi quando ricordo loro che non uso WhatsApp.

https://noblogo.org/devol/laddomesticamento-degli-utenti-whatsapp-e-le-soluzioni-per-uscire-dai-giardini

A questo articolo c’è il seguito su hedgedoc:

Teniamo aperte le piattaforme com Matrix, Element, XMPP

Per definizione, non esistono soluzioni facili a problemi difficili. La semplice scelta (o creazione) di una piattaforma che eviti l’addomesticamento degli utenti non è sufficiente se tale piattaforma può cambiare. Il prezzo della libertà è l’eterna vigilanza: oltre a stabilirci sulla piattaforma giusta, dobbiamo assicurarci che rispetti i suoi utenti sia nel presente che nel futuro. Mantenere una piattaforma libera e open source è più diretto[1] che mantenerla “aperta”.

https://hedgedoc.devol.it///s/RgXRfUQb

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    ·
    2 years ago

    Io su questo non sono d’accordo. Da un punto di vista etico sono d’accordo con te, le pubbliche amministrazioni dovrebbero utilizzare - quando possibile - software open source e incentivarne l’utilizzo. Però non è tutto rose e fiori, ci sono spesso costi più alti, problemi di sicurezza, scalabilità, mancanza di risorse e competenze ecc ecc. Il software proprietario non è il male assoluto e non dovremmo far passare questo messaggio. Viviamo in una società capitalistica che si fonda sull’impresa e sul lavoro come motore della nostra economia. È dovere delle amministrazioni far rispettare le regole alle aziende che sviluppano software e utilizzare esclusivamente i software che sono conformi alle leggi e che rispettino le regole del mercato e i diritti fondamentali.