Sentenza UE: la pubblicità basata sul tracciamento di Google, Microsoft, Amazon, X, in tutta Europa non ha base giuridica
Una storica sentenza della corte contro i pop-up di consenso “TCF” sull’80% di Internet
Google, Microsoft, Amazon, X e l’intero settore della pubblicità basata sul tracciamento si affidano al “Transparency & Consent Framework” (TCF) per ottenere il “consenso” al trattamento dei dati. Questa sera la Corte d’Appello belga ha stabilito che il TCF è illegale. Il TCF è attivo sull’80% di Internet. (link)
La decisione odierna è il risultato dell’applicazione delle norme da parte dell’Autorità belga per la protezione dei dati, sollecitata dai reclamanti coordinati dal Dott. Johnny Ryan , Direttore di Enforce presso l’Irish Council for Civil Liberties. Il gruppo di reclamanti è composto dal Dott. Johnny Ryan di Enforce, Katarzyna Szymielewicz della Fondazione Panoptykon , dal Dott. Jef Ausloos , dal Dott. Pierre Dewitte , dalla Stichting Bits of Freedom e dalla Ligue des Droits Humains
@informapirata
Sarà interessante capire l’impatto e la conseguenza effettiva @quinta
@pirati@maupao @informapirata @pirati ho letto la sentenza, mi pare dica una cosa diversa: iab gestiva un servizio collettivo di consenso per tutti i soci sostenendo di non trattare dati personali. La corte ha stabilito che non è così