Il funzionamento è semplice: l’azienda “presta” la bici al dipendente, che la paga in comode rate trattenute in busta paga. L’effetto? Un mezzo nuovo a un prezzo accessibile e senza il peso di un esborso immediato.
Secondo le stime, ogni sterlina investita nel programma genera 4,40 sterline di ritorno per l’economia nazionale, tra risparmi sanitari, produttività e riduzione dei costi domestici
@Suoko Se il dipendente la paga a rate, l’azienda non la presta ma la vende, e sono abbastanza sicuro che sono bici elettriche. Alla fine la gente non vuole fare fatica.
Non vuole arrivare stanco, sudato, etc…
@Suoko hanno inventato le rate, questi inglesi ne sanno sempre una più del diavolo
@Suoko
Sembra uno schema simile a quello che ha avuto un certo successo in Germania:https://poliversity.it/@rivoluzioneurbanamobilita/114872600853927023
Ovviamente per l’azienda è un vantaggio (tasse ridotte), e per il dipendente pure, perché il prezzo totale è vantaggioso, oltre a essere a rate.
La domanda è la solita: perché da noi no?
Perché da noi fa “povero e retrò”, la generazione “SUV = ricco al passo coi tempi” è ancora predominante
@Suoko
Secondo questa idea il problema sarebbe il prezzo delle bici?






