Per produrre neutroni questo dispositivo sfrutta la fusione di isotopi di idrogeno – nello specifico, deuterio e trizio – e il macchinario permetterà di effettuare un unico trattamento con i pazienti della durata di circa 10 minuti. Attualmente il GNC è in fase di testing per poterne permettere l’utilizzo sull’uomo e quindi verrà spostato in un bunker proprio per l’analisi e caratterizzazione delle particelle emesse. Contemporaneamente si sta già lavorando ad un secondo prototipo, stavolta un apparecchio non da laboratorio ma adibito all’utilizzo diretto in sala operatoria. Si tratta di un grande passo avanti per la ricerca medica: i neutroni infatti hanno un effetto radiobiologico superiore e possono essere sfruttati per il trattamento di tumori avanzati e metastasi.