«Qualunque cosa si voglia pensare di lei, non si può negare che la sua sia la storia di un uomo di straordinario successo. Durante tutta la sua vita, lei ha bruciato le tappe di una carriera formidabile. Prima da Governatore della Banca d’Italia e poi da Presidente della Banca centrale europea, lei ha retto le sorti di una nazione e di un continente; le ha tenute in pugno con il piglio del dominatore, sorretto da una potente competenza, baciato dal successo, guadagnando una levatura internazionale, un prestigio globale, un posto di tutto rispetto nei libri di storia».
I toni sono tanto strabordanti da far venire il dubbio che si tratti in realtà di una sofisticata canzonatura, ma Scurati non è certo noto per la sua ironia; più consistente l’ipotesi che, dopo tanto tempo passato a studiare e a scrivere del figlio di un altro secolo, la fascinazione per chi anche in questo secolo continua a esibire il «piglio del dominatore» sia ormai diventata deformazione professionale.