Alla fine del primo decennio dell’Ottocento, la città di Białystok (un tempo polacca, poi prussiana, russa e attualmente di nuovo parte della Polonia) era al centro della diversità, grazie ai numerosi polacchi, tedeschi, russi ed ebrei ashkenaziti di lingua yiddish. Ciascun gruppo usava un linguaggio diverso e guardava con sospetto i membri delle altre comunità. Continua a leggere…
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