Secondo una nuova indagine della Digital Citizens Alliance, gli utenti di Internet che utilizzano la carta di credito per iscriversi a servizi di streaming illegale per accedere a film, spettacoli televisivi e giochi corrono il serio rischio di vedersi addebitare spese non autorizzate sulla propria carta.
Il rapporto, intitolato “Dare credito agli operatori della pirateria”, spiega come la carta di credito di un investigatore di Digital Citizens sia stata presa di mira per 1.495 dollari di acquisti illeciti. Gli acquisti erano presumibilmente per la consegna di generi alimentari, abbigliamento femminile, software per computer, un anticipo di contanti e un grosso addebito misterioso di 850 dollari che, fortunatamente, non è stato processato. Le spese sembrano provenire da Cina, Singapore, Hong Kong e Lituania.
“Il nostro ultimo rapporto è un’ulteriore prova del fatto che gli operatori della pirateria sono disposti a fare di tutto per trarre profitto dai consumatori desiderosi di contenuti, anche da quelli che sono disposti a pagare”, ha dichiarato Tom Galvin, direttore esecutivo della Digital Citizens Alliance. “Se a ciò si aggiunge la nostra precedente ricerca che evidenziava i rischi associati alle applicazioni e ai servizi di pirateria gratuiti, la situazione diventa ancora più chiara. La ricerca di contenuti pirata è un comportamento intrinsecamente rischioso che minaccia i dispositivi, i portafogli e la privacy dei consumatori”.
Per verificare se le frodi con carta di credito fossero legate ai servizi di abbonamento alla pirateria, Digital Citizens ha sottoscritto 20 servizi di abbonamento alla pirateria. Gli investigatori hanno sottoscritto i servizi da febbraio ad aprile del 2023 utilizzando una nuova carta di credito Capital One QuickSilver, utilizzata esclusivamente per questo progetto.