Se il nome di Mastodon è emerso dagli abissi dell’informazione, lo si deve principalmente a Donald Trump e a Elon Musk: il primo infatti ha fatto realizzare il suo “Thruth Social” copiando abusivamente il codice di Mastodon; il secondo invece ne è stato un involontario sponsor quando diversi utenti, preoccupati per la sua acquisizione di Twitter, hanno individuato in Mastodon la migliore uscita di sicurezza nel caso in cui il social dell’uccellino cambiasse piumaggio: gli utenti, in futuro potrebbero infatti dover dimostrare la loro identità, ricevendone in cambio la più totale “libertà di parola”.

Ma ai più sfugge la vera natura di Mastodon: è davvero un social libero? E siamo sicuri che sia un social? Per rispondere a queste domande bisogna capire cos’è quell’ecosistema di piattaforme cui Mastodon appartiene, ossia il fediverso e qual è la differenza tra il fediverso e le grandi piattaforme come Twitter, Facebook o Youtube.

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