Nonostante il relativo successo di Mastodon, la sua crescita ha portato alla luce complicazioni uniche nella gestione decentralizzata. La moderazione dei contenuti è stato un problema cronico per le piattaforme di social media tradizionali, nonostante le loro strutture di controllo centralizzate e onnipotenti. La struttura federata di Mastodon adotta un approccio alla moderazione più svincolato: se qualcuno ha le competenze tecniche per creare un’istanza, può gestirla come vuole e gli utenti possono decidere se aderire o meno in base a queste regole.
La questione se i consumatori mainstream saliranno mai a bordo è in sospeso. Tuttavia, le piattaforme di social media decentralizzate rappresentano un quadro promettente per affrontare molti mali della moderna comunicazione di massa.
Si può paragonare Mastodon e il Fediverso alla crescita del cibo biologico coltivato in modo sostenibile, trent’anni fa la gente diceva: ‘Non so di cosa parli e non so perché dovrebbe interessarmi’. E ora la gente se ne interessa.
articolo completo su noblogo, il blog federato dei devol:
Le tue osservazioni sono molto interessanti, ma l’esperimento di Amsterdam serve a misurare i livelli di soddisfazione e non quelli di felicità appunto la felicità, il problema che è stato analizzato in maniera scientifica fin dall’antichità ellenistica, va sganciato da quello della soddisfazione e ricondotto a quello del “piacere”. Ebbene, il piacere non deriva solo dalla mera soddisfazione o dal semplice riscontro positivo che puoi avere a fronte di un risultato positivo che premia la tua esigenza immediata o la tua autostima; il piacere è invece l’esplorazione e la padronanza una ampia scelta di opzioni piacevoli.
Tanto più la tua cultura del piacere è sofisticata, tanto più facile è disporre di quella consapevolezza che ti consente di raggiungere la felicità.
Se le persone sono generalmente meno soddisfatte quando possono scegliere tra tre dolci rispetto a quando possono attingere da un plateau infinito di prelibatezze, non bisogna pensare che la maggiore scelta porta minore felicità. Ciò che porta minore felicità è l’incapacità di gestirla per gli ovvio, diffusi e generalizzati problemi culturali delle persone
Sostanzialmente è l’idea di riportare alla dimensione umana l’esperienza dei social e rimuovere la necessità di usare il modello economico di interazione basato sull’uso “sostenibile” dello scandalo. Il piacere facile.
Ma è nella natura umana quella di essere attratta dall’eccesso, il trashy, lo scandaloso, il pernicioso e via dicendo. Quello che al massimo il poliverso può creare è una sostanziale bolla delle esperienze che siano guidate dai desideri dell’individuo invece che da interessi economici estranei. Rimane però la sostanziale questione della sostenibilità.
edit: m’è partito l’enter
Io già uso Brave e appena saranno collezionabili donerò certamente al mastodo in cui sono iscritto. Assumendo che le blockchain permissive/nonpermissive, il rispetto della privacy, e la cultura della donazione o le “società a scopo etico” saranno fruibili come modello economico diffuso, rimango dell’idea che questo richieda una popolazione educata a priori. Questa massa enorme di concetti, al di la della fisolofia in se, richiedono una generazione cresciutaci dentro. E anche la mia generazione, nonostante parli da informatico, avrà le sue problematiche ad entrare dati questi muri così alti all’ingresso. E questo è per rispondere alla possibilità che il fediverso possa diventare mainstream… eppur si muove.