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Una nuova ricerca pubblicata dall’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale rivela che la maggioranza dei cittadini ritiene inaccettabile ottenere contenuti digitali da fonti illegali. Della minoranza che continua a piratare, il 60% acquista anche contenuti da fonti legali. Una migliore accessibilità economica e un’offerta più ampia sono le ragioni più citate per smettere di usare le fonti illegali.
L’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) ha pubblicato i risultati dello studio 2023 su “I cittadini europei e la proprietà intellettuale: Percezione, consapevolezza e comportamento”. Lo studio mira a comprendere meglio l’atteggiamento dei consumatori europei nei confronti della proprietà intellettuale e copre i beni fisici contraffatti e i contenuti digitali online; in questa sede ci concentreremo su questi ultimi.
“In generale, la maggior parte degli europei non è favorevole all’acquisto di contenuti digitali da fonti illegali. La maggioranza non è d’accordo con una serie di ragioni che a volte vengono utilizzate per giustificare questo comportamento, come il fatto che sia giusto se solo per uso personale (il 65% non è d’accordo o tende a non esserlo), se il prezzo del contenuto è troppo alto (72%) o se il contenuto non è disponibile attraverso una fonte legale (74%)”, si legge nel rapporto.
Pirato solo e unicamente per me stesso e perlopiù per cose che non si trovano più o che non hanno un alternativa che possiedi senza il drm. Purtroppo il modello Bandcamp e GOG non è uno standard industriale, quindi sarò sempre costretto in questi casi, fino a quando non mi manderanno multe o avvisi di presentarmi in questura.
Uso il sito pirata di GoG e poi acquisto anche alcuni giochi dal negozio legale di GoG.
Non succederà facilmente, in tutta la mia esperienza nella pirateria (ero in un gruppo italiano che realizzava crack o patch di videogiochi) non ho mai avuto problemi di questo tipo - anche se mi proteggo ancora con tutti gli strumenti utili al caso, perché prevenire è meglio che curare.