Il Tribunale di Milano ha respinto le argomentazioni di CloudFlare sulla sostanza della richiesta, confermando che la piattaforma deve conformarsi all’ordine indetto o comunque essere soggetta a penalità.

Frances Moore, CEO IFPI, commenta: “I servizi di CloudFlare consentivano agli utenti di accedere a siti Web in violazione del copyright che sottraggono ricavi a coloro che investono e creano musica. Confermando l’ordinanza originaria contro CloudFlare, il Tribunale di Milano ha stabilito un precedente importante secondo cui gli intermediari online possono essere obbligati a prendere provvedimenti efficaci se i loro servizi sono utilizzati per la pirateria musicale”.

  • iam0dayOP
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    2 years ago

    Mi sa un po’ di tanto di ammio cugino 🤣