Nel giugno del 1962 la Marvel Comics, una casa editrice newyorkese in precedenza conosciuta come Timely e Atlas e nota per l’irruenza con la quale era solita inondare il mercato editoriale di fumetti cavalcando le mode del momento, dava alle stampe il quindicesimo e ultimo numero di “Amazing Fantasy”. I contenuti mischiavano il fantastico con l’inquietante proponendo, attraverso una serie di colpi di scena alla Twilight Zone, campanari assunti in cielo, viaggi nel tempo attraverso sarcofagi egizi e marziani in incognito sulla terra. L’albo firmato dal quarantenne Stan Lee e dal trentacinquenne Steve Ditko sarebbe comunque finito nel dimenticatoio se non fosse stato per la prima storia, una manciata di tavole intitolata Spider-Man! e destinata a cambiare per sempre l’immaginario pop della modernità.
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Ottime riflessioni! Io sono uno di quei ragazzi che, una volta cresciuto, ha abbandonato il personaggio (il media del fumetto non del tutto 😉) quindi non sono più molto informato. @quasimagia@feddit.it Credo che l’articolo però si riferisca in particolar modo alle origini, sia della saga che del personaggio, al netto dei vari crossover e linee editoriali piú o meno attuali.
Comunque da quel poco che vedo in giro, effettivamente ha preso una piega quanto meno confusionaria…
P.S. mi odierete ma a me piaceva molto Spider Man 2099, soprattutto il costume 😂
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😆😆😆