Come la maggior parte dell’opinione pubblica vede chi va in bici:
Chi va in #bici può anche essere maleducato e irrispettoso, ma non aggressivo: “Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto”
Come la maggior parte dell’opinione pubblica vede chi va in bici:
Chi va in #bici può anche essere maleducato e irrispettoso, ma non aggressivo: “Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto”
@allevatoreanon
Stranamente è impossibile trovare notizie di coclisti morti perché caduti in gruppo, mentre ciclisti investiti non c’è che da scegliere, compresi campioni come Rebellin e Scarponi.
La realtà dei fatti è chiarissima, lo dicono i dati, le statistiche, la fisica e il buon senso.
@ciclismo
@rivoluzioneurbanamobilita @ciclismo ho trovato questo articolo interessante, te lo passo:
https://www.cdt.ch/sport/incidenti-mortali-nelle-gare-ciclistiche-la-tragica-lista-320115?utm%5C_source=perplexity
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@rivoluzioneurbanamobilita @ciclismo ho verificato, è vero, i morti in bici nel 2023 sono stati moltissimi (212 nel 2023 rispetto all’anno prima 205).
Però non solo da auto, ma anche da autobus e mezzi pesanti.
Da notare che ci sono stati anche altri morti in gare importanti, l’anno passato ho letto la notizia di Gino Mäder caduto in discesa, lo schianto sul cemento nel 2019 Bjorg Lambrecht e di Chad Young nel 2017 per appunto una caduta di gruppo.
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@allevatoreanon @ciclismo
Le gare professionistiche sono rischiose, senza dubbio, ma è una forzatura considerare una caduta durante una gara alla stregua di incidenti stradali. Non credo che qualcuno abbia contato la morte di Senna tra i morti sulla strada in Italia del 1994 no?
Dai un’occhiata qui alle matrici di collisione per una panoramica su chi subisce in caso di scontro.
https://mastodon.uno/@rivoluzioneurbanamobilita/112936097782789143