Non c’è più traccia del motto “Don’t be evil” rimasto fino al 2018. Il cosiddetto “Fingerprinting” è più subdolo di cookies e tracker e punta a non lasciare più scelta agli utenti sul tracciamento (e a bypassare i regolamenti sulla privacy esistenti come GDPR o altri). Resistere è possibile ma strumenti avanzati e conoscenza del tema richiedono di andare più a fondo e si rischia che le contromisure siano fuori portata per la maggior parte degli utenti comuni (che magari nemmeno sanno di questa novità).

Se volete informarvi di più e testare l’impronta che lascia il vostro browser (cioè quanto siete riconoscibili tra tanti) potete utilizzare questo strumento: https://coveryourtracks.eff.org/

Si può fare già molto bloccando Javascript sui siti, con estensioni come NoScript (disclaimer: questo però rischia di “rompere” il funzionamento di molti siti web e va impostato in maniera precisa).