Diversi autori, tra cui Paul Tremblay e Mona Awad, hanno presentato cause contro OpenAI. Sostengono che i loro libri protetti da copyright siano stati “ingeriti” da ChatGPT senza permesso o compensazione. Altri due gruppi di autori hanno avviato un’azione legale collettiva contro OpenAI, accusando l’azienda di aver incluso illegalmente i loro libri nel set di dati utilizzato per addestrare ChatGPT. Un gruppo guidato da Sarah Silverman ha anche presentato una causa correlata contro altre piattaforme di IA generativa.