Nelle calde giornate afose non si desidera niente di più che un tuffo nell’acqua ghiacciata. E ora che un’inaspettata ondata di calore attanaglia la regione del Pacifico nord-occidentale, folle di persone cercano refrigerio in fiumi, laghi e corsi d’acqua lungo lo Stretto di Puget. Ma le basse temperature dell’acqua preoccupano gli esperti di salute pubblica e gli operatori di primo soccorso.

Per chi ignora le misure di sicurezza – come ad esempio indossare un giubbotto salvagente – un tuffo nell’acqua gelida può provocare shock termico, una reazione che innesca respiro affannoso e iperventilazione, e se in quel momento ci si trova sott’acqua, questo porta all’ingresso dell’acqua nei polmoni. Inoltre si può perdere l’orientamento, non riuscendo a riconoscere quale sia la direzione per risalire in superficie. Dopo circa due minuti, si inizia a perdere il controllo dei muscoli degli arti: tutti effetti che rendono sempre più difficile riuscire a salvarsi.