L’utilizzo del riconoscimento facciale nei negozi in Australia è una tematica calda, tanto che è stata aperta un’indagine ufficiale su due colossi di vendita al dettaglio del paese e sulla necessità di raccogliere dati biometrici dei clienti senza, tra le altre cose, avvertirli in maniera chiara e inequivocabile. A essere direttamente coinvolti nell’indagine sono Bunnings , catena di ferramenta, e Kmart, marchio di grandi magazzini che – allo scopo di garantire sicurezza e tracciamento di eventuali furti all’interno dei loro locali – raccolgono le impronte facciali dei clienti che entrano e escono. L’autorità australiana sta indagando per capire se quanto afferma il gruppo di consumatori Choice – ovvero che l’utilizzo della tecnologia in questione non sarebbe etico e sarebbe fatto in maniera invasiva, senza consenso e senza una reale motivazione – sia vero.
Etica Digitale è un gruppo volontario indipendente attivismo con l’intento di riportare la persona e i diritti al centro del dibattito tecnologico.
Se fatto nel rispetto del regolamento, ogni contributo è benvenuto!
Regolamento:
Alcune informazioni utili:
🔹 Sito: eticadigitale.org
📧 Email: etica.digitale@mailfence.com
🦣 Mastodon
📣 Telegram (canale)
👥 Telegram (gruppo)