- cross-posted to:
- politica
- cross-posted to:
- politica
In una risoluzione adottata giovedì, il Parlamento europeo ha delineato le riforme necessarie per arginare l’abuso di spyware.
Sulla base di un’indagine durata un anno sull’uso di Pegasus e di spyware di sorveglianza equivalenti, i deputati sostengono che l’uso illecito di spyware ha messo “in gioco la democrazia stessa” e chiedono indagini credibili, modifiche legislative e una migliore applicazione delle norme esistenti per affrontare gli abusi. La risoluzione è stata adottata con 411 voti a favore, 97 contrari e 37 astensioni.
Per fermare immediatamente le pratiche illecite di spyware, gli eurodeputati sostengono che i software spia dovrebbero essere utilizzati solo negli Stati membri in cui le accuse di abuso di spyware sono state indagate a fondo, in cui la legislazione nazionale è in linea con le raccomandazioni della Commissione di Venezia e con la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’UE e in cui sono state applicate le norme sul controllo delle esportazioni.
Vogliono norme UE sull’uso di spyware da parte delle forze dell’ordine, che dovrebbe essere autorizzate solo in casi eccezionali per uno scopo predefinito e per un periodo di tempo limitato. I deputati sostengono che i dati che rientrano nel privilegio del cliente avvocato o che appartengono a politici, medici o media dovrebbero essere protetti dalla sorveglianza, a meno che non vi siano prove di attività criminali. Propongono inoltre notifiche obbligatorie per le persone prese di mira e per quelle non prese di mira i cui dati sono stati consultati nell’ambito di una sorveglianza altrui, una supervisione indipendente dopo l’accaduto e una definizione giuridica comune dell’uso della sicurezza nazionale come motivo di sorveglianza.