L’esigenza di rispondere a questa richiesta di sicurezza, per una serie di episodi che hanno trovato una vasta eco sui social network e che sono stati effettivamente centrali nel dibattito politico cittadino, ha portato le forze politiche ad alzare il titolo: la cifra spesa per le telecamere si aggira intorno ai 150mila euro e questo obiettivo ha permesso alle minoranze di centrodestra di ritirare tutti gli emendamenti sulla gestione del tema della sicurezza proposta dall’amministrazione comunale del sindaco Beppe Sala.

La questione relativa alle telecamere con riconoscimento facciale e alla loro installazione deve essere comunque subordinata a un parere del Garante della Privacy.

Lo prevede, tra le altre cose, la moratoria sul riconoscimento facciale nei luoghi pubblici che è stata approvata dal parlamento italiano alla fine dello scorso anno. Si tratta sicuramente di un quadro legislativo con cui le amministrazioni locali devono fare i conti. Nonostante l’impossibilità generale di installare impianti di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale, la moratoria prevede che possano esserci spazi per le telecamere che funzionino con il semplice face detection, senza scopi identificativi per i soggetti inquadrati.

Continua su Giornalettismo