Record di abbandoni all’università, “troppi sbagliano facoltà, test di orientamento già al quarto anno delle superiori”. Le parole del presidente della Crui
Il più alto tasso di abbandono universitario degli ultimi dieci anni ha segnato l’anno accademico 2021-2022. Il 7,3% degli studenti di primo anno ha interrotto gli studi, con un leggero predominio di uomini rispetto alle donne, secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
@macfranc @universitaly
È colpa spesso delle scuole superiori che non preparano come dovrebbero e non hanno fermato persone che avrebbero dovuto ripetere l’anno. Ci sono lacune paurose soprattutto nelle materie scientifiche. Non è normale che facoltà come ingegneria o scienze debbano fare precorsi di matematica anche a persone che hanno fatto il liceo scientifico. E non è normale che ci siano studenti che non sappiano fare le proporzioni usciti da una scuola superiore.
@ecate85 @universitaly no, purtroppo è normale. Non è giusto, non è accettabile, ma è normale. Proprio perché, come hai detto tu, durante la scuola (la scuola e non necessariamente le superiori) c’è stata la pessima abitudine di scaricare la responsabilità della bocciatura ai docenti della classe successiva
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@mcp l’orientamento però sarebbe necessario proprio per non penalizzare quegli studenti che non hanno avuto laureati in famiglia e non hanno idea di come “funzioni” l’università e che si trovano a rischio di false partenze o, peggio, di abbandono (spesso irreversibile)
@macfranc @ecate85 @universitaly
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@mcp mi dovete perdonare ma ai test che pretendono di spiegarmi cosa mi piacerebbe fare e cosa non potrei mai fare non crederò mai … POi forse altre forme di orientamento e informazione potrebbero essere salutari. In ogni caso che l primo anno molta gente abbandoni non la trovo una cosa negativa. @informapirata @macfranc @ecate85 @universitaly
@aaronwinstonsmith i test di cui parli costituiscono solo la parte “passiva” dei processi di orientamento. Il vero orientamento risiede nell’estrusione delle materie studiate alle superiori in un’ottica universitaria. Ma naturalmente, per farlo, sarebbe opportuno che gli studenti disponessero di un’istruzione (appunto) superiore almeno sufficiente.
Solo così ogni studente può valutare autonomamente talenti, interessi e predisposizioni
@mcp @informapirata @ecate85 @universitaly
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Ricorderò sempre un mio amico uscito con il 61 dallo scientifico che passa il test di ammissione al politecnico preparandosi con cocktail e serate mentre il secchione uscito con il 100 dall’itis ha dovuto darlo due volte preparandosi per entrambe.
Beh mi sa che il tuo amico era molto bravo a dispetto del voto.