L’indicazione del Ministero dell’Interno e del Ministero della Giustizia è riportata da The Guardian spiegando che a maggio il governo britannico ha siglato un contratto con una azienda denominata Buddi Limited per la fornitura di particolari dispositivi per monitorare specifiche coorti di soggetti nell’ambito dell’Home Office Satellite Tracking Service (servizio di localizzazione satellitare del Ministero degli Interni).

Lucie Audibert, avvocato e giurista di Privacy International parla dei sistemi di riconoscimento facciale come una tecnologia imperfetta e pericolosa che tende a discriminare le persone di colore e le comunità emarginate. Questo tipo di innovazioni nell’attività di polizia e nei sistemi di sorveglianza, a suo dire sono tipicamente ideate da aziende private che sfruttano la volontà dei governi verso la sorveglianza totale e il controllo della popolazione. “Tecnologie e algoritmi opachi facilitano le discriminazioni del governo e la violazione dei diritti umani senza alcuna responsabilità. Nessuna altra nazione in Europa ha implementato questa disumanizzante e invasiva tecnologia contro i migranti”.

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