"Nessuno mi toglie l’idea che ci possa essere un ‘China-gate’ a breve perché alcune scelte sono figlie dell’ignoranza o della convenienza ” , ha detto il vice primo ministro e ministro delle Infrastrutture.
"Nessuno mi toglie l’idea che ci possa essere un ‘China-gate’ a breve perché alcune scelte sono figlie dell’ignoranza o della convenienza ” , ha detto il vice primo ministro e ministro delle Infrastrutture.
Forse è l’automotive italiano che da anni sta rimanendo fermo a guardare, rifiutando qualsiasi innovazione tecnologica. Ora che rischia di essere sorpassato dai concorrenti stranieri qualcuno inizia a fare la vittima, come sempre. Temo che non interessi a nessuno di chiudere e far perdere i posti di lavoro locali, ormai hanno fatto abbastanza soldi (anche a suon di sovvenzioni pubbliche negli anni che furono).