Da qualche giorno a questa parte mi balena l’idea in testa di scrivere delle piccole note su quei grandi spazi vuoti che ci sono solitamente prima e dopo un libro, magari giusto due righe segnando data ed un paio di riflessioni personali attinenti alla lettura.
Mi piace l’idea che il libro, girando poi di mano in mano, venga impreziosito da opinioni e note altrui che rimangono nel tempo; certo, forse eviterei di farlo su edizioni preziose.
Voi lo fareste, oppure lo fate già? Perché?
Non prendermi per matto ma, nonostante io non scriva mai sui libri, mi piace acquistare copie usate con appunti, annotazioni o dediche (anche se quest’ultime mi mettono tristezza).
Tempo fa trovai, in un mercatino dell’usato, una copia di “Lo potevo fare anche io” di Francesco Bonami semplicemente spettacolare 😉. Pieno di note, commenti e stampe delle opera trattate tra le pagine! Appena lo ritrovo posto delle fotografie.
Non scrivo sui miei libri perché sono tremendamente disordinato e ho una calligrafia pessima. Le miei note sarebbero inutili e non solo ad altre persone 🤣🤣🤣
Detto questo, mi piace moltissimo la tua idea.
👍👍👍
Sì, quelli con dediche è triste trovarle, anche se alla fine vi sono tanti motivi per cui possono capitare lì.
Infatti il timore è sempre quello di avere una calligrafia bruttina ed incapibile! E poi bisogna anche saper scrivere nel senso vero della parola, per dare interesse alle proprie parole. Non so!
A parte gli scherzi non mi farei troppe remore in quel senso. No? Lo spazio è ridotto e lasci comunque qualcosa di personale; trovo sia una piacevole sorpresa per chi riceverà il tuo libro.
Ne ho comprato uno di recente in una bancarella dove all’inizio c’era proprio una dedica. È bello ma effettivamente mette un po’ di malinconia/tristezza.
Soprattutto quando la dedica ha una data recente. Mi viene sempre il dubbio che siano libri regalati, non apprezzati e rivenduti. Ovviamente è una mia supposizione ma il dubbio resta…