Pubblicato sulla rivista Scientific Reports, uno studio sul Dna di un uomo vissuto a Pompei, vittima dell’eruzione del Vesuvio del 79 avanti Cristo: la lava ha conservato intatto il patrimonio genetico. Aveva tra i 35 ed i 40 anni e soffriva di una malattia simile alla tubercolosi, probabilmente originario dell’Italia centrale: per la prima volta gli studiosi sono riusciti a leggere il Dna di uno degli abitanti di Pompei vissuti più di 2000 anni fa. Il risultato dello studio apre la strada ad altre ricerche in questa direzione.

https://www.rainews.it/articoli/2022/05/il-primo-dna-di-un-uomo-di-pompei-aveva-35-anni-ed-era-malato-la-lava-ha-conservato-intatto-i-geni-0d67144c-a440-46e1-b0ac-446a16cfbc81.html