Pubblicato sulla rivista Scientific Reports, uno studio sul Dna di un uomo vissuto a Pompei, vittima dell’eruzione del Vesuvio del 79 avanti Cristo: la lava ha conservato intatto il patrimonio genetico. Aveva tra i 35 ed i 40 anni e soffriva di una malattia simile alla tubercolosi, probabilmente originario dell’Italia centrale: per la prima volta gli studiosi sono riusciti a leggere il Dna di uno degli abitanti di Pompei vissuti più di 2000 anni fa. Il risultato dello studio apre la strada ad altre ricerche in questa direzione.
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