Nell’ultimo anno, le ONG di ricerca e soccorso hanno ripetutamente denunciato il rischio di un aumento delle morti nel Mediterraneo centrale a seguito dell’attuazione di una nuova serie di norme da parte delle autorità italiane che mirano specificamente a ostacolare le attività di ricerca e soccorso in mare. Con oltre 2.500 uomini, donne e bambini morti o dispersi lungo questa rotta migratoria nel 2023 – l’anno più letale dal 2017 – e almeno 155 morti già quest’anno, tutte le attività di soccorso sono urgentemente necessarie.
Un anno fa, il 24 febbraio 2023, il Parlamento italiano ha convertito il decreto legge 01/2023 nella legge 15/2023. Con questa legge, la strategia delle autorità per ridurre la presenza in mare delle navi delle ONG, per limitare la loro capacità di compiere soccorsi e per impedire a tutti i costi lo sbarco sulle coste italiane è chiara.