I differenziali salariali di genere – cioè la differenza tra la retribuzione media delle donne e quella degli uomini, da sempre a favore dei secondi – sono il risultato di un fenomeno complesso, che si è recentemente cominciato a studiare per tentare non solo di capire perché esistono e da cosa dipendono, ma anche dove si dovrebbe agire per correggerli.

Secondo i dati Eurostat sui lavoratori delle aziende sopra i 10 dipendenti, in Unione Europea le donne guadagnano in media il 12,7 per cento in meno degli uomini. In Italia solo il 5 per cento ed è uno tra i paesi europei in cui questo divario è più stretto. In realtà il tessuto imprenditoriale italiano è fatto soprattutto da piccole e piccolissime imprese, che sfuggono a questa classifica e che rendono quindi questo dato poco rappresentativo.