L’integralismo non riconosce immunità diplomatica: rogo del Corano, assaltata l’ambasciata svedese a Baghdad.
Fiamme nell’edificio, polizia in tenuta antisommossa ed idranti per disperdere i sostenitori del leader religioso Al Sadr, alla vigilia di un nuovo evento in Svezia dove gli organizzatori sarebbero intenzionati a bruciare una copia del testo sacro
Farebbe quasi tenerezza questa dedizione religiosa se non comportasse questa violenza assassina. Cosa viene in tasca nel imbufalirsi non lo capisco? Bravo hai difeso con violenzal il corano o la bibbia o altro, e adesso? Merda se esiste qualcosa che è lontanamente giusto una volta morti in un ipotetico paradiso non ci si dovrebbe entrare se in vita si agisce come bestie violente.
In occidente ci siamo scannati per le ideologie, non ne farei un discorso solo religioso.
Se consideriamo solo l’Europa ed escludiamo gli USA credo possiamo valutare un considerevole periodo di relativa pace, direi quasi trent’anni, non perfetto ma senza scannamenti o attentati per ideologia.
Trent’anni sono nulla da un punto di vista storico.
Certa gente crede che l’unico modo per immaginare il paradiso futuro, sia quello di trasformare il presente in un inferno
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Nel “mondo di fuori”, in effetti, è così
Nel mondo arabo non vi è democrazia, ma manifestazioni molto violente in caso di “diritti” violati. Visto lo stato ormai comatoso della nostra democrazia, è interessante capire come questo potrà essere un possibile futuro.
@Novman mondo arabo? Forse intendevi dire mondo confessionale che è incompatibile con la democrazia, la libertà di opinione e di pensiero.
Poi ovviamente bisognerebbe discutere di quanto sia consentito distruggere in pubblico e a sfregio i simboli religiosi, con l’obiettivo palese di provocare tumulti. E bisognerebbe anche riflettere su quanto gli utili idioti islamofobi siano compatibili con la democrazia e con la convivenza civile…Boh, non vedo perché scaldarsi così tanto, coi musulmani ci lavoro e sono religiosi, difatti me ne guardo bene da tirare fuori argomenti religiosi. Poi, la democrazia in occidente è in stato comatoso, a prescindere da questo, c’é un autoritarismo neanche troppo strisciante e vedere come funziona la società civile in paesi autoritari può far capire come evolverà la situazione da noi. Se guardi in Francia, ad esempio, ci sono dinamiche molto simili.
Edit: nel mondo arabo non vi è democrazia, è un dato di fatto, ci sono presidenti semi a vita
@Novman
> non vedo perché scaldarsi così tanto???
> nel mondo arabo non vi è democrazia, è un dato di fatto, ci sono presidenti semi a vita
È una generalizzazione molto imprecisa: la cosa riguarda quasi tutti i paesi asiatici, africani e parte di quelli centro e sudamericani. Sicuro che c’entri il fattore etnico arabo? Semmai il fattore religioso è più rilevante, ma i paesi Arabi non sono neanche la metà di quelli musulmani!
Ma chi ha mai parlato di fattore etnico arabo? Si chiamano paesi arabi come noi siamo paesi europei.
@Novman assolutament no. I paesi Arabi sono solo quelli di etnia totalmente o maggioritariamente araba e vanno dalla Mauritania all’Iraq, dalla Siria alla Somalia. Ebbene, le caratteristiche costituzionali, di questi paesi non differiscono sensibilmente rispetto ai paesi NON-ARABI adiacenti (Mali, Ciad, Turchia, Etiopia, Iran) o a quelli meno vicini (i paesi centro e sudafricani o tutti i comesechiama-stan). Quindi no, non c’è alcuna particolarità dei paesi Arabi
Vabbé, a me interessano perché sono vicini e molto legati all’europa ( vicinanza e immigrazione ). Sono interessanti perché, vista la continua spinta autoritaria presente in europa e la forte immigrazione araba, mostrano come potrebbero verificarsi certe dinamiche future.
@Novman sicuramente è un modello (non arabo, bensì musulmano) da osservare con attenzione
E per farsi un’idea dell’intrusione della religione nel muovere masse ingenti, problematiche e potenzialmente distruttive per le istituzioni, sono da attenzionare anche altri fenomeni poco conosciuti come la crescita dell’influenza in politica dei movimenti cristiani carismatici in America Latina e in Africa.
Ma purtroppo lo stato laico è in fase recessiva come il tasso di natalità dei suoi cittadini