In Italia sono circa 2 milioni le vittime di diffusione non consensuale di materiale intimo, comunemente conosciuto come #revengeporn, mentre più del doppio delle persone conoscono qualcuno che ne è stata vittima. A dirlo è uno studio condotto su un campione di 2.000 persone tra la fine di aprile e l’inizio di maggio da The Fool, società di reputazione digitale, su incarico dell’associazione no profit Permesso Negato, che studia il fenomeno e dà sostegno alle vittime nel nostro paese. Leggi l’articolo di Laura Carrer su Wired segnalato nella newsletter di Guido #Scorza

  • skarikoA
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    32 years ago

    Esatto, infatti l’'articolo stesso dice che una persona su sei ammette di aver prodotto almeno una volta questi contenuti e la metà di averli anche condivisi. Quindi non è così assurdo pensare che le foto e i video finiscano poi letteralmente ovunque.