EUMANS E ASSOCIAZIONE COSCIONI SARANNO AL PRESIDIO IN P.ZZA SS APOSTOLI A ROMA, IL 7 MARZO ALLE H. 16.00

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SARÀ PRESENTE ANCHE IL CO PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE MARCO GENTILI, CHE SI FARÀ PORTAVOCE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ. CAPPATO E MINEO COMMENTANO: “LA PIATTAFORMA È PRONTA DA MESI, BASTA RITARDI!”

Il 7 Marzo alle 16 si terrà in piazza Santi Apostoli a Roma, una manifestazione per chiedere al Governo di attivare senza ulteriori ritardi la piattaforma pubblica per sottoscrivere gratuitamente online referendum e iniziative popolari. Tra i presenti Marco Gentili, affetto da SLA, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, impegnato per l’abbattimento degli ostacoli per il pieno godimento dei diritti civili e politici grazie al digitale. Con lui Marco Cappato, Lorenzo Mineo, militanti e dirigenti di Eumans, e altre organizzazioni.

La legge che crea la piattaforma pubblica, affidandola alla Presidenza del Consiglio, è del 2020. Gli ultimi due governi non hanno rispettato l’obbligo di farla entrare in vigore, continuando a frapporre ostacoli al pieno godimento dei diritti civili in Italia. La piattaforma renderebbe infatti finalmente gratuita, e non più a carico dei comitati promotori, la possibilità di attivare iniziative di democrazia diretta, come referendum e proposte di legge popolari, grazie alle sottoscrizioni online.

La piattaforma è anche lo strumento che lo Stato Italiano si era impegnato a realizzare in sede internazionale al fine di rimuovere le irragionevoli restrizioni che il Comitato diritti umani dell’Onu nel caso Staderini-De Lucia vs Italia ha accertato essere presenti nell’attuazione del diritto costituzionale a promuovere referendum e leggi di iniziativa popolare, dando ragione alla battaglia politico-giudiziaria ultradecennale di Mario Staderini.

Per questo motivo l’Associazione Luca Coscioni e Eumans sostengono l’appello online di Marco Gentili, che si rivolge alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al sottosegretario all’Innovazione Tecnologica Alessio Butti, per chiedere al Governo di attivare immediatamente la piattaforma.

Tra le prime organizzazioni che si sono sono unite alla mobilitazione ci sono Volt, Servizio Pubblico, Più Democrazia Italia, Io Cambio, Riprendiamoci Il Comune, Società della Ragione, Forum Droghe, Meglio Legale, Movimenta, Comitato Antispecista Difesa Animali Protezione Ambiente OdV, Partito Animalista, Animal Aid Italia, Radicali Italiani, Radicali Roma, Sinistra Civica Ecologista Roma, Extinction Rebellion Roma

I promotori chiedono anche che le funzioni della piattaforma siano allargate alla sottoscrizione di liste elettorali con firma digitale: un modo per arginare la discriminazione nell’accesso alle elezioni che tocca le organizzazioni senza eletti in Parlamento, le uniche a dover raccogliere firme.

Marco Cappato, co-presidente di Eumans e Lorenzo Mineo, coordinatore della campagna, hanno dichiarato: “Ogni seria attività umana si svolge sempre di più anche in Rete, oltre che di persona; negando la possibilità di esercitare i diritti di partecipazione anche attraverso gli strumenti digitali si finisce per marginalizzare la democrazia stessa; la piattaforma è tecnicamente pronta: ora serve la volontà politica.”

Marco Gentili, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, ha dichiarato: “Il Sottosegretario Butti ha confermato che sarà possibile interfacciarsi digitalmente con la Pubblica Amministrazione. Dopo quasi 10 anni di SPID occorre ampliare la funzionalità e consentire il pieno godimento online dei diritti civili e politici. Butti si assuma la responsabilità di lanciare una volta per tutte le sottoscrizioni digitali. L’entrata in funzione della piattaforma pubblica e gratuita di raccolta firme online garantirebbe il diritto alla piena partecipazione civica di chi, come me, vive una condizione di disabilità grave”.

ALTRE RISORSE
- Le iniziative per la democrazia digitale di EUMANS
- Come rafforzare la democrazia nell’Unione Europea

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  • suoko
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    11 year ago

    Stessa sorte dello SPID?

      • suoko
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        21 year ago

        Come ben saprai, proprio quelli che a parole difendono più strenuamente la democrazia, sono quelli che in realtà pensano che a decidere debbano essere in pochi ma buoni, perché la “gente” in fondo è ignorante. E la democrazia diretta che offrono i referendum digitali è un affare troppo scomodo per i pochi ma “buoni”