Il tribunale ordina a Cloudflare di bloccare e identificare il cliente del “sito pirata”
Il Tribunale di Roma ha ordinato a #Cloudflare di agire contro uno dei suoi clienti, il sito di streaming pirata ‘Guardaserie’. Cloudflare è tenuta a disconnettere il sito e a bloccare i nomi di dominio correlati, compresi quelli che saranno registrati in futuro. Inoltre, la società deve condividere informazioni che possano aiutare a identificare l’operatore.
https://torrentfreak.com/court-orders-cloudflare-to-block-and-identify-pirate-site-customer-241019/
@informapirata @pirati Non avrei mai pensato di dirlo ma… Forza Cloudflare!
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Per quanto mi riguarda uno dei problemi di Cloudflare è la grandezza: gestisce troppi servizi e connessioni e questo, per me ovviamente, non è mai un bene per la pluralità e per la libertà di e su internet.
Personalmente, quando possibile, preferisco sempre usare alternative alle Big Tech (è un po’ più piccola di altre Big Tech ma penso possa rientrare nel calderone di queste ormai).
Non è ai livello di AWS o Google chiaramente, nemmeno eticamente, ma se posso e riesco a farne a meno io generalmente preferisco.
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@nicolaottomano @devil @informapirata @pirati senza avere sotto mano statistiche, azzardo ad occhio che ci sono almeno due problemi con cloudflare, legati al fatto che è diventato un componente importante di come viene acceduto Internet.
Se ti importa di tutela dei diritti, questo significa che un’unica azienda (della solita silicon valley), vede il traffico di una parte significativa del web, lo vede anche in chiaro facendo da proxy SSL, avendo accesso a statistiche su utenti, siti, e contenuti come nessun altro ente o azienda; a questo aggiungi che tramite i suoi criteri proprietari decide quali utenti e siti sono malevoli, facendo da polizia istantanea. Se poi sei sostenitore/trice del libero mercato, hai un incumbent con pochi o nessun reale concorrente capace di offrire servizi analoghi alle stesse tariffe (gratis?!).
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@nicolaottomano @devil @informapirata @pirati infatti il problema è esattamente sulla questione delle dimensioni in generale, non su cloudflare in particolare. e sul considerare altri aspetti differenti dalle prestazioni e qualità dei servizi offerti (che è sempre l’esca sia per vendor lock-in che per enshittification). mi preoccupa un mercato in cui una realtà è chiaramente predominante. e dal data extractivism sappiamo che non appena quei vantaggi di dimensioni che permettono di offrire servizi migliori a prezzi competitivi permetteranno di instaurare un oligopolio ed un profitto aggiuntivo dalla sorveglianza stessa (chiamala “maggiore disponibilità di dati sul mercato” se fa meno impressione) le alternative saranno messe sempre più fuori mercato. per quando si sveglia un antitrust è un altro mercato distrutto.
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