Dagli uccelli indicatori e i delfini ai lupi: sono sempre più rari i casi in cui esseri umani e animali collaborano nella ricerca di cibo. Un nuovo e affascinante studio aiuta a spiegarne il motivo.

La raccolta del miele selvatico è un’attività complessa. Gli alveari sono difficili da trovare e i loro abitanti pungono per difendersi. Ma in una collaborazione millenaria, i raccoglitori di miele in Africa vengono aiutati a trovare gli alveari da un piccolo uccello marrone chiamato indicatore maggiore (Indicator indicator). L’indicatore conduce il cercatore di miele all’alveare, in genere nascosto tra i rami o nelle cavità di un albero, poi il raccoglitore di miele usa il fumo o altri strumenti per domare le api e prelevare il miele. Come ricompensa, l’uccello ottiene la cera d’api, un alimento fondamentale per la sua dieta.

Collaborazioni come queste tra esseri umani e animali selvatici sono estremamente rare, con solo pochi esempi documentati in tutto il mondo. E quelli che conosciamo stanno rapidamente scomparendo. Un tempo diffusa in tutto il continente, la caccia al miele con gli uccelli indicatori è oggi praticata solo da alcuni gruppi etnici dell’Africa Orientale, in particolare nelle aree rurali di Mozambico, Tanzania e Kenya.