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Cake day: December 4th, 2022

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  • Ciao, A proposito del Bosone di Higgs: “Sono passati dieci anni dalla conferma sperimentale dell’esistenza del bosone di Higgs, la particella che assegna la massa alle altre particelle elementari. Ci sono voluti quasi cinquant’anni da quando, nel 1964, Peter Higgs ne ha ipotizzato e teorizzato l’esistenza, a quando gli scienziati delle collaborazioni Atlas e Cms sono riusciti a vederla in laboratorio, grazie a un complesso esperimento all’acceleratore Large Hadron Collider (Lhc) al Cern di Ginevra. Da quel 4 luglio 2012, sono diverse le conferme giunte da Lhc. …” In merito alla tua perplessità sul fatto che un “fotone oscuro” abbia massa, mi trovo in sintonia. Ma sai meglio di me che la fisica delle particelle ci ha abituato ad ogni cosa… Potrei dire delle cavolate stratosferiche, non essendo un fisico, ma penso che la polarizzazione dell’emissione elettromagnetica possa avere una responsabilità. Se le particelle sono polarizzate ma assieme ad esse viaggiano anche le loro “antiparticelle” sfasate di 90°, l’emissione elettromagnetica si dovrebbe annullare. Ma quei treni d’onda sfasati nel loro viaggio attraversano l’universo incontrano materia. Quella materia “perturba il treno d’onda” modulandolo e facendo vedere parti di luce. Questo ragionamento mi è nato perchè quando studiavo petrografia usavo i polarizzatori per analizzare le sezioni sottili delle rocce. Se tra una sorgente luminosa e l’osservatore, si interponevano filtri polarizzatori incrociati la luce non passava e l’osservatore non vede nulla (nero). Se tra la sorgente di luce e i filtri polarizzatori ci si interponeva un vetrino con una sezione sottile di roccia, questa sezione sottile modificava il treno d’onda e dal filtro polarizzatore alcune frequenze passavano e si vedevano i minerali con differenti colori. Non so se sono riuscito a farmi capire. Ciao


  • Voglio provare a fare un ragionamento ad alta voce. Se esiste la materia “luminosa” con i loro fotoni, è presumibile che la materia “oscura” sia formata da “fotoni oscuri”… In fondo i fotoni “luminosi” si manifestano sui nostri sensori fotografici. Strumenti costruiti dall’uomo che ne manifestano la loro realtà fisica! Anche il Bosone di Higgs si ipotizzava che esistesse, ma la sua esistenza reale è stata confutata al CERN, grazie ad uno strumento costruito dall’uomo. Quindi l’essere umano sarà in grado, anche questa volta, di dire che effettivamente i “fotoni oscuri” esistono, attraverso la fisica sperimentale?


  • In genere anche le aziende presso cui si lavora fanno fare corsi di primo soccorso e antincendio ai propri dipendenti. Sarebbe un principio etico, ma siccome costano un tot, i datori di lavoro riducono al minimo di legge il personale preposto. Ma avere dipendenti consapevoli aumenta la propria capacità di minimizzare i rischi …


  • Ciao @Gen non per fare il “pierino” ma per rafforzare quanto te hai brillantemente indicato nel ruolo del cittadino, c’è che il Decreto velatamente dice “Cittadino!! non agire in autonomia”. Questo perchè può essere molto rischioso agire in autonomia!! Infatti il testo indica che: "agendo a titolo personale e responsabilmente … in concorso e coordinandosi con l’attività delle citate organizzazioni.” In concorso e coordinamento con il volontariato organizzato!!

    Elemento determinante per evitare che azioni incontrollate possano aumentare la magnitudo dell’emergenza!! Essere un “potenziale soccorritore” e trovarsi ad essere soccorso rischia di distogliere risorse a chi sta già in difficoltà!!

    Saluti


  • @Gen@feddit.it intanto grazie Come avrai visto ho predisposto il post, ma parto da lontano prima di parlare di radio-comunicazioni. Perchè uno dei problemi più grossi che c’è è la sottovalutazione dei rischi/pericoli che sono intrinsecamente presenti quando si fa una escursione. Spesso un fischietto da arbitro, una barra luminescente, una copertina termica, un laccio emostatico o due un GPS che registri il percorso … possono essere determinanti per uscire da situazioni critiche prima che si trasformino in una emergenza e quindi in attività di soccorso. Chiaramente, se parliamo di grandi disastri in ambiente urbano (tipo terremoto), la questione cambia radicalmente. Ma anche in questo tipo di scenario i giapponesi hanno un kit personale di minima sopravvivenza/emergenza… in quel caso le telecomunicazioni sono completamente differenti… Per fortuna i grossi disastri sono rari, mentre gli incidenti escursionistici sono più numerosi. E allora torna nuovamente in evidenza il problema della consapevolezza. Ciao.


  • Anche la Banca d’Italia nel suo documento “Orientamenti della Banca d’Italia sulla composizione e sul funzionamento dei consigli di amministrazione delle LSI” indica che:

    La presenza di donne nei CdA continua a essere in media limitata, seppure in crescita, e in diversi casi manca del tutto; è particolarmente bassa nei ruoli di vertice (solo il 5% delle posizioni di Presidente, AD/DG è ricoperto da donne).”

    A tal fine la BdI suggerisce: "In vista della prima applicazione delle novità introdotte nelle disposizioni sul governo societario in materia di diversità di genere, la Banca d’Italia si attende che le banche pianifichino l’integrazione del board con esponenti del genere meno rappresentato, ad esempio individuando con congruo anticipo i profili necessari, con l’obiettivo di assicurare un adeguamento senza ritardi alla nuova quota di genere. Le banche di minori dimensioni e complessità operativa valutino inoltre l’opportunità di anticipare l’adeguamento alla soglia minima del 33%, prevista dalle disposizioni sul governo societario.



  • Premetto che quanto segue non è OT (fuori tema rispetto al titolo del post):

    Una delle più importanti questioni che esiste oggi è chiamata “la creazione della consapevolezza” sui vari temi sociali. La consapevolezza in ciò che si fa o si farà, si deve applicare anche alle escursioni, che siano in mezzo al mare, che siano in pianura o in montagna. Sulla base di questa affermazione preferisco iniziare chiedendovi:

    Cosa mettete nel vostro zaino da escursione per camminare o cercare funghi o nella vostra sacca che vi portate in barca?

    Solitamente uscite da soli o in compagnia?

    Se in compagnia in quanti minimo-massimo?

    Rispondete a questo post pensando ad una uscita di una giornata o al massimo due, come accade al 90% degli escursionisti.


  • Salve, mi è sembrato doveroso da parte mia mettere a disposizione questa conoscenza del mondo delle telecomunicazioni. Parlando di “dotazioni di sicurezza”, soprattutto per chi con zaino in spalla va in mezzo la natura, spesso si sottovaluta la presenza di una radio ricetrasmittente, pensando che un telefono cellulare sia sufficiente a garantire la comunicazione sempre, comunque e dovunque. Ma a volte non è così. Quindi volentieri, compatibilmente con il tempo libero, scriverò qualcosa sulle comunicazioni della Rete Radio Montana su un apposito post. Naturalmente tutte le informazioni sono presenti e ben dettagliate nella Rete Radio Montana. Quanto scriverò riassume quanto già presente li. Sono comunque disponibile a rispondere ad eventuali domande dei partecipanti a questa comunità. Saluti.




  • giamo57toProtezione CivileLo zaino per le emergenze
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    2 years ago

    Il problema delle telecomunicazioni (soprattutto in emergenza) sono sempre un serio problema. Sfortunatamente i telefoni cellulari hanno bisogno dei ponti ripetitori per comunicare. E se i ripetitori sono off non c’è 112 che tenga, soprattutto in zone come gole, canyon, luoghi aperti ma circondati da rilievi piuttosto alti. L’unica sarebbe dotarsi di una radio ricetrasmittente. Infatti le squadre di emergenza girano sempre con dei sistemi ricetrasmittenti, portatili o mobili. Se volete capire la complessità del sistema di radiocomunicazioni, un esempio lo potete trovare a questo link: https://www.cpvpc.it/upload/documenti/CorsiBase2013_Radiocomunicazioni.pdf. Tornando alle ricetrasmittenti portatili “da zaino”, ci sono, ad esempio, quelle portatili in libera vendita che si chiamano PMR (Canale di emergenza 8 o 16 a seconda del tipo di radio) oppure quelle dei CB (che hanno storicamente il canale 9 come canale di emergenza). I PMR con 0,5 Watt, da non confondere con gli LPD ancora con minore potenza 0,1 Watt, hanno portata limitata a qualche chilometro, a meno di stare in zone molto aperte di pianura o in alto e scoperti in montagna. In questo caso la trasmissione può arrivare anche a una decina di chilometri. Nelle gole/canyon sono meno efficienti delle radio CB e sono molto limitate per le trasmissioni a distanza. Con queste radio si può entrare in contatto con chiunque ascolti i canali di trasmissione. Si veda per una maggiore voglia di approfondimento https://www.reteradiomontana.it. Sullo stesso sito è presente una carta dell’Italia con le zone ultimamente più attive: https://www.reteradiomontana.it/zone-piu-attive. La RRM (rete radio montana) ha definito anche accordi con il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) https://www.reteradiomontana.it/accordo-cooperazione-cnsas. Le radio CB portatili, hanno in genere maggiore portata dei PMR, anche decine di chilometri, e seppur limitate nei canyon o in zone strette le loro trasmissioni sono ricevibili più facilmente rispetto ai PMR. Tra le due opportunità comunque io opterei per i PMR vista la rete ottimizzata di cui sopra… C’è poi la rete radioamatoriale. Essa è più dedicata alle radiocomunicazioni interne al dispositivo di protezione civile (collegamenti tra Prefetture, Comuni, Autorità ecc.)

    Buone escursioni a tutti e soprattutto ricordate sempre di lasciare detto dove vi recate, la presumibile ora di rientro, e una volta rientrati informate del rientro.

    Ultima cosa… ricordatevi che i powerbank, come le batterie dei cellulari, si scaricano e lo fanno ancora di più con il freddo. Portatevi dei micro pannelli solari o preferite powerbank con il pannello solare integrato. I volontari di Protezione Civile vi saranno sempre grati della vostra consapevolezza delle emergenze. Saluti