le cifre contenute in un articolo pubblicato su Enviromental Science & Technology dai ricercatori dell’Università del Nebraska, che hanno condotto una serie di test su biberon acquistati nei supermercati, quasi mai oggetto di studi sul rilascio di microplastiche. Nello specifico, hanno verificato che cosa accadeva a due contenitori per cibo per bambini di polipropilene e a una busta di polietilene, entrambi approvati dalla Food and drug administration americana (Fda) e riempiti con acqua deionizzata oppure una soluzione di acido acetico al 3%, che richiama le caratteristiche debolmente acide di numerosi alimenti e bevande a base di latte, così come frutta e verdura. Quindi hanno scaldato nel microonde contenitori e buste per tre minuti a mille watt, e poi analizzato la quantità di nano e microplastiche nel cibo e nelle bevande che erano stati riscaldati.
Sarò antiquato, ma chi è che scalda nel microonde alimenti per bambini? Mai posseduto tale marchingegno, mi ha sempre dato l’idea di oggetto non sicuro, nonostante tutte le dettagliate spiegazioni sul suo funzionamento ad opera di conoscenti plurilaureati STEM
Ma lol, adesso dire che il microonde è un marchingegno non sicuro però aspetta dai.
Golden rule: Mai scaldare un cazzo che non sia fatto apposta per essere scaldato.
Beh, però abbastanza risaputo che altera la struttura molecolare del cibo (cit. Bressanini)
Credo sia una battuta quindi rido.
I miei non hanno usato il biberon ma tutti i miei amici/parenti che hanno usato biberon usavano tutti il microonde.
Ah! Mi fa molto strano