• @ailiphilia
    link
    Italiano
    21 month ago

    Altrettanto indiscutibile è che i professori se ne freghino generalmente. Infatti, se da una parte non prevedono mai momenti di utilizzo proficuo e ragionato di questi strumenti (avocando dalla finalità del loro ruolo), dall’altra incentivano i ragazzi a utilizzarli (dall’ “andatevi a vedere questo argomento su google” al semplice “i compiti li trovate sul registro elettronico”).

    Sono pienamente d’accordo, ed è un problema enorme. Il modo in cui questo software viene utilizzato è una cosa, un’altra cosa è chi crea questo software. Facebook, Google, Apple, Microsoft sono anche gli unici fornitori nelle istituzioni educative.

    A mio modesto parere, l’uso dei media moderni nelle scuole dovrebbe essere personalizzato in base alle esigenze e ai bisogni dei bambini, ma con altri software liberi, non con ‘big tech’. Sembra che ciò richieda innanzitutto la sensibilizzazione dei genitori e degli insegnanti.

    • Carlo Bencini
      link
      fedilink
      31 month ago

      @ailiphilia @informapirata penso che sia difficile e sbagliato fare generalizzazioni nel mondo della scuola perché c’è una variabilità enorme fra i vari insegnanti anche all’interno di uno stesso istituto, figuriamoci fra scuole primarie, secondarie etc.
      Inoltre se si vuole che la scuola gestisca certe tematiche - e non sarebbe sbagliato - va ripensata ed aiutata, cosa che le istituzioni i in primis si guardano bene dal fare.

      • informapirata
        link
        fedilink
        11 month ago

        @cgbencini la scuola va ripensata e aiutata, sono d’accordo. Il problema è che sarebbe utile stabilire “da chi” dovrebbe essere ripensata e “da chi” dovrebbe essere aiutata, perché è evidente che a seconda di chi va a occupare quel complemento di agente, metodi, finalità ed esiti potranno essere molto diversi…

        @ailiphilia

        • Carlo Bencini
          link
          fedilink
          11 month ago

          @informapirata @ailiphilia infatti le ultime riforme - vedi Gelmini per esempio - lasciavano molto a desiderare (per usare un eufemismo).
          Quello che intendo è che fino a che continueremo a considerare la scuola come parcheggio per i figlioli o ammartizzatore sociale, come di fatto è adesso, non andremo molto lontano 🤷‍♂️
          Ci vogliono risorse economiche e culturali => edifici adatti, insegnanti preparati e opportunità mirate sulle esigenza specifiche dei ragazzi.
          Ma questa è fantascienza