Meta risolve la causa britannica sul “diritto di opporsi al tracciamento degli annunci” accettando di non tracciare il querelante
Una militante per i diritti umani, Tanya O’Carroll, è riuscita a costringere il gigante dei social media Meta a non usare i suoi dati per pubblicità mirate. L’accordo è contenuto in un accordo per una contestazione individuale da lei presentata contro il tracciamento e la profilazione di Meta nel 2022
@informapirata @privacypride purtroppo è un settlement, quindi non crea un precedente
@malexprojects sì, ma è anche la dimostrazione che la resistenza non è inutile 😅
@informapirata @privacypride sarebbe pensabile una class action per far capire a quel gradasso che non siamo una merce di scambio e delle vacche da mungere!?
@OrionBelt magari, ma considerando la sensibilità italiana verso la privacy, la vedo dura 🤣
@informapirata @privacypride in effetti oramai sono diventati “tutti” fratelle e sorelli di itaglia