In assenza di un divieto esplicito, le telecamere cinesi trovano il modo di restare in gara per gli appalti pubblici della videosorveglianza.
«L’ultima gara Consip per la videosorveglianza non mette divieti espliciti. In lizza ci sono anche impianti prodotti da Dahua, colosso del Dragone. Che ha una strategia per affrontare gli eventuali paletti alla tecnologia made in China»
L’articolo di Raffaele #Angius e Luca #Zorloni su #Wired denuncia tutta l’incoerenza o l’ignoranza (o la malafede) di un apparato incapace di comprendere come si subisce l’egemonia tecnologica altrui.
@informapirata
Non conosco, se non per sommi capi, la storia di Kaspersky, ma per quello che ricordo sostanzia ulteriormente i miei dubbi: in un paese dove ogni pianificazione seria in materia di sicurezza digitale è bandita, il tema viene agitato o ignorato per questioni che non hanno a che vedere con l’oggetto specifico.
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