Bloccati WhatsApp, Instagram e due delle principali reti mobili nazionali per silenziare le proteste per l’assassinio di Mahsa Amini, uccisa dalla polizia per non aver indossato correttamente l’hijab

WhatsApp, Instagram e altri servizi internet sono attualmente bloccati in Iran, insieme ad almeno due delle principali reti mobili, riporta l’osservatorio sull’accesso a internet Netblocks. Il governo iraniano sta bloccando l’accesso a internet in tutto il paese, mentre continuano a imperversare le proteste per l’assassinio di Mahsa Amini, avvenuta la settimana scorsa sotto la custodia della polizia, perché non indossava correttamente l’hijab, il velo che copre capelli, fronte, orecchi e nuca.

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Per contrastare le manifestazioni, oltre all’uso della violenza che avrebbe già causato la morte di almeno 5 persone secondo Reuters, il governo iraniano ha incominciato a restringere l’accesso a internet, imponendo un rigido controllo sulle infrastrutture di rete del paese. WhatsApp e Instagram sono le ultime piattaforme social occidentali ancora autorizzate in Iran, anche se alcuni utenti del accedono ancora a Facebook o Twitter attraverso servizi Vpn. Ma le nuove restrizioni stanno rendendo sempre più difficile per le persone organizzare le proteste e portarle all’attenzione pubblica.

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  • Vega
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    31 year ago

    Veramente terribile tutto quello che sta accadendo. Spero non finisca tutto in una repressione nel sangue ma che cambi effettivamente qualcosa

    • suoko
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      21 year ago

      Alla fine serviranno davvero i telefoni con connessione via satellite, su quelli internet lo blocchi male