Nonostante la defezione di Bourla e l’irritazione di Kathleen Van Brempt, presidente della Commissione, non è mancato un colpo di scena. Rob Roos, eurodeputato olandese del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, ha rivolto alla Small una domanda secca, prendendola in contropiede. «Il vaccino Pfizer Covid è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che entrasse nel mercato?». Small ha risposto con un sorriso beffardo: «Mi chiede se sapevamo che il vaccino interrompesse o no la trasmissione prima di immetterlo sul mercato? Ma no. Sa, dovevamo davvero muoverci alla velocità della scienza».
Innanzitutto grazie per l’ottima risposta. Vorrei chiarire - se non sottolineare - che quella testata è una fonte - la prendo per lo più per una contro-risposta quando capita - come tutte le altre, quindi in quanto tale non la considero nemmeno la bibbia (come quasi tutte le fonti che ho nella mia lista in realtà, non mi faccio convincere facilmente da nessuno) e come in ogni cosa i miei occhi mettono in dubbio tutto ciò che leggono (e molte volte faccio brainstorming su queste cose) fino a prova contraria.
Mi permetto di dire che secondo me è stato meglio solo per il governo, o per l’UE, ma non per i cittadini o per alcune industrie - intendo soprattutto aziende o imprese locali - per quanto riguarda i primi la chiusura forzata ha solo smorzato le ondate di COVID-19 ma non le ha affatto fermate o attenuate come hanno gridato i politici - non sono competente ma penso al fatto che la ““reclusione forzata”” obbligatoria senza reali garanzie a casa per un lungo periodo di tempo ha causato [certamente non pochi problemi di salute mentale](https://www. epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-salute-mentale), e c’erano anche consuetudini a livello di comunicazione che davano origine a molti altri problemi - e per quest’ultimi era un periodo che sicuramente vedevano veramente un futuro buio (inteso il fallimento stesso) perché con le fabbriche che non potevano operare a pieno regime e alcune anche vuote di certo causavano non pochi problemi, sia per il lato finanziario che per l’immagine, oltre che sicuramente tutto questo impattava sulla disoccupazione.
No, non sono d’accordo… la campagna di vaccinazione è stata un fiasco in termini di organizzazione e comunicazione. Si poteva fare meglio, per convincere le persone che avevano molte domande - e soprattutto quelle che avevano timori - e anche per tutelare di più chi voleva vaccinarsi, visto che lo faceva sotto la propria responsabilità con la compilazione di un modulo di consenso e di un’autodichiarazione: vi ricordo che abbiamo l’FSE e con il codice fiscale si poteva avere tutta la documentazione senza troppa fatica e valutare davvero se la persona interessata a vaccinarsi poteva davvero procedere con la vaccinazione o se era meglio aspettare di avere più dati in mano. Inoltre, il fatto che la campagna di vaccinazione stessa fosse obbligatoria, e non su base volontaria o di merito dopo una valutazione medica decente, rendeva tutto ancora più discutibile… Tanto che la quarta dose ha avuto un impatto mediocre perché i media stavano già parlando d’altro. Forse è stata efficace solo sulla prevenzione, ma questo lo diranno i dati e i vari studi fra anni se non decenni… Qui invece mi trovi d’accordassimo.
Ti informo che è stata avviata un’indagine da parte della Procura europea (EPPO) sull’acquisto dei vaccini COVID-19, che riguarda tutti i membri dell’UE, quindi la giustizia fa il suo corso e l’ingiustizia o la criminalità alla lunga fallisce sempre.
Quindi non è vero che ha influenze politiche e questo video deve essere smentito?
Questo è molto interessante, sapevo che Andrea Legni e Matteo Gracis erano coinvolti, ma non sapevo che ci fosse anche Fabrizio Rondolino… questo mi fa mettere in discussione diverse cose, soprattutto farò un approfondimento personale sulla questione, oltre a rivalutare la fonte con un occhio ancora più attento. Grazie mille!
Infatti ho detto che il governo ha ottenuto il risultato che dal punto di vista sanitario è stato migliore
Non posso essere d’accordo con te: la campagna di vaccinazione è stata un’impressionante prova di capacità logistica, uno sforzo di cui non credevo l’Italia fosse del tutto in grado di svolgere così bene. Sulla comunicazione si poteva fare meglio ok (ma non c’era neanche tutto questo bisogno di farlo, dal momento che il vaccino era diventato obbligatorio di fatto)
Ma io non mi riferivo alle eventuali irregolarità nella stipula dei contratti, ma alla nostra gestione dell’ordine pubblico, del lavoro, della libertà di circolazione, dei provvedimenti di contenimento.
Beh, ma quella è pubblicità! :-) Pubblicità da parte di un canale che si rivolge allo stesso target…
E poi, chi sono io per smentirli? In ogni caso l’indipendenza non è condizione sufficiente per la correttezza. E non è neanche una condizione necessaria
Ottimo!
Si d’accordo ma sempre migliore per loro, perché noi cittadini e imprese abbiamo dovuto fare sacrifici…
Per quanto riguarda la logistica, non ho nulla da dire, ci sono stati alcuni intoppi a causa di alcuni atti di vandalismo… Questa parte della gestione dell’organizzazione è stata perfetta sopra le aspettative anche per me, soprattutto perché il trasporto è stato affidato a PosteItaliane. Mi riferivo piuttosto all’organizzazione a livello generale degli HUB vaccinali, che secondo me era molto confusa e inoltre ad ogni nuova vaccinazione cambiava qualcosa in peggio, almeno da me. Però per la prenotazione delle vaccinazioni potevano farti scegliere almeno la data: anche se potevi andare in qualsiasi momento purché fosse lo stesso giorno, ovviamente finché era aperto l’HUB vaccinale.
C’era assolutamente bisogno, anche se era obbligatorio, di una comunicazione capillare. E ho spiegato le ragioni, perché la maggior parte delle persone non voleva vaccinarsi a causa di paure infondate, e ci sono stati anche episodi che hanno creato precedenti molto gravi. È successo che alcuni abbiano addirittura cercato di corrompere chi faceva le vaccinazioni pur di non farle, naturalmente in mezzo alla frenesia mediatica alcuni episodi sono stati accertati con indagini (prove video e intercettazioni legali) e hanno fatto scattare addirittura le forze dell’ordine, quindi presumibilmente fino a prova contraria sono episodi successi veramente.
Il target di riferimento è quasi certamente quello, ma non lo vedo come un canale di notizie malevoli e disinformativo (tranne qualche errore che viene subito corretto) perché con i suoi video divulga cose molto interessanti. Tra i migliori canali di YouTube Italia, dopo Link4Universe e Geopop secondo i miei gusti.
Non siamo nessuno, ma cosa resta? L’informazione in Italia è questa, alcuni si distinguono per la trasparenza e per scrivere in un italiano decente… Altri sono sfruttati per la propaganda politica che censura chi osa dire le cose come stanno realmente o chi cerca di fare informazione non di parte. Secondo me siamo rimasti solo noi che se scriviamo in un blog ci sarà sempre qualcuno che ci etichetterà ad un partito anche se siamo apolitici, l’Italia è in questa situazione di stallo purtroppo.
Col senno di poi ci possono essere tanti se e tanti ma, intanto nel momento più importante almeno il 90% della popolazione a cui la vaccinazione spettava (gli over 12 principalmente) ha completato il ciclo vaccinale.
Un 10% mi sembra assolutamente in linea con l’essere umano, sarà lo stesso 10% che non vaccinava i figli contro il morbillo. È una percentuale fisiologica, dubito davvero si possa fare di meglio (senza vaccinazioni coatte, ovviamente).
Serviva vaccinarsi, vaccinarsi in tanti e farlo subito. Ci si è affidati a dati e a percentuali che parlavano di maggiori benefici che rischi per la stragrande maggior parte della popolazione. Quello che chiedi tu avrebbe richiesto uno sforzo (anche economico) decisamente maggiore. D’altronde solamente a un numero irrisorio (statisticamente) di persone il vaccino era decisamente sconsigliato.
Esperienza personale (per quel che vale): soffro di allergie (ma non ai vaccini, quantomeno per ora). Ho fatto la prima dose e avendo avuto una leggerissima e quasi impercettibile reazione, mi hanno tenuto in osservazione e tutte le dosi successive me le hanno fatte fare in ambito ospedaliero con mini-profilassi cortisonica.
Si poteva fare tutto meglio? Boh forse sì. Ricordo però che era un’emergenza, un fatto pressoché inedito, che la gente moriva e che un numero impressionante di persone veniva intubata e serviva ridurre velocemente e drasticamente il peso sugli ospedali.
Vedo questo risultato come un’ottima risposta per dimostrare alla politica che non siamo tutti ignoranti, ma il problema è ancora quella percentuale che rimane. Persone che per motivi di salute non possono vaccinarsi sono molto più a rischio e dobbiamo assolutamente risolverlo, per non parlare delle persone del terzo mondo, che non va sottovalutato perché se finiamo di vaccinare anche quella popolazione, l’impatto sarà molto significativo.
Sì, sono d’accordo che serviva assolutamente vaccinarci, in fondo abbiamo pregato perché i vaccini arrivassero, il problema è stato farlo subito senza porsi le domande giuste… L’Italia nel settore farmaceutico è un’eccellenza e ha regole molto severe per quanto riguarda l’approvazione dei farmaci, che è la più lenta tanto che hanno proposto di adottare la metodologia della rolling review. Sono d’accordo che i tempi si sono dimezzati perché c’è stato un coinvolgimento mondiale tra università, settore privato e pubblico… Ma secondo me si è andati troppo oltre per la rapidità e purtroppo ne stiamo pagando le conseguenze.
È questo che ti deve fare riflettere: perché pensi che ipoteticamente la maggior parte delle persone non potesse fare il vaccino? Secondo me di certo non perché fosse dannoso per loro.
Non c’è nulla da dire, il personale che ho incontrato anch’io va assolutamente premiato perché ha fatto un lavoro eccellente. In Italia non ci si può lamentare, nella maggior parte delle regioni questo è il livello dell’apparato.
Se solo avessero aggiornato seriamente il piano pandemico, e avessero fatto un lockdown volontario fin dall’inizio con l’adozione di mascherine all’aperto e in luoghi pubblici chiusi e distanziamento preventivo subito dopo i primi casi in Cina… Forse la situazione sarebbe stata molto migliore a quest’ora. Il problema è che non abbiamo agito in tempo, se fossimo stati un po’ più furbi ci saremmo resi conto subito della gravità della situazione e avremmo potuto agire immediatamente subito dopo i casi o solo all’unico caso accertato. Infatti, a mio avviso, il COVID circolava sicuramente da molti mesi e il virus è mutato in una variante infettiva che ha sicuramente scatenato la pandemia che conosciavamo nel 2019.
Dopo tutto, i coronavirus sono stati studiati per anni, e anche sull’efficacia delle maschere ci sono stati studi che, a quanto pare, abbiamo mandato al quel bel paese.