In Italia sono circa 2 milioni le vittime di diffusione non consensuale di materiale intimo, comunemente conosciuto come #revengeporn, mentre più del doppio delle persone conoscono qualcuno che ne è stata vittima. A dirlo è uno studio condotto su un campione di 2.000 persone tra la fine di aprile e l’inizio di maggio da The Fool, società di reputazione digitale, su incarico dell’associazione no profit Permesso Negato, che studia il fenomeno e dà sostegno alle vittime nel nostro paese. Leggi l’articolo di Laura Carrer su Wired segnalato nella newsletter di Guido #Scorza

  • @amreoM
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    22 years ago

    Dopo aver letto l’articolo continuo a non crederci. È possibile che siano così tanti?

    • InformapirataOP
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      2
      edit-2
      2 years ago

      Non mi sembrano affatto tanti. Se consideri che sono meno del 4% della popolazione, alla fine poteva andare peggio

      edit: hai presente quanto sexting si faccia oggi? o quante foto intime ci si faccia fare? ecco, considera che ognuna di quelle immagini ha un’altissima probabilità di essere inoltrata a terzi…

      • skarikoA
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        32 years ago

        Esatto, infatti l’'articolo stesso dice che una persona su sei ammette di aver prodotto almeno una volta questi contenuti e la metà di averli anche condivisi. Quindi non è così assurdo pensare che le foto e i video finiscano poi letteralmente ovunque.