👁 Qualche mese fa sono uscite anticipazioni su un nuovo social di Facebook (nomi in codice “Barcelona” e “Project92”) ispirato a Twitter e compatibilie con il Fediverso - The Verge.

🤝 Di recente circolano voci che alcune persone che gestiscono istanze sul Fediverso abbiano collaborato con Meta, ma non si sa bene come o cosa si siano dette - Stux - Shrig.

✍️ Da qui è nato Fedipact, un sito dove confermare la propria volontà, come istanza, di bloccare le future istanze di Facebook.

📊 Qui alcuni numeri sul fenomeno, tracciati da FediDB.org.

Argomentazioni a favore del blocco:

Argomentazioni contro il blocco:

Raccogliamo qui altre informazioni e link che troviamo sulla vicenda.

Aggiornamenti

Meta contatta Fosstodon: https://feddit.it/post/382994

Voci riguardo il fatto che Meta si federerà solo con istanze scelte e permetterà di guadagnare tramite pubblicità mandata da Meta: https://beach.city/@vantablack/110594120842443355

4 luglio: threads.net mostra un conto alla rovescia + sembra che Threads inizialmente non uscirà in UE

5 luglio: Adam Mosseri, capo di Instagram, spiega che Threads sarà federato con il Fediverso ma per ora non hanno ancora completato l’implementazione (link)

  • Hamster42
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    1 year ago

    Se sarà facebook a rendere il fediverso mainstram (invece di avere una crescita normale) e diventa il punto di riferimento per questo, avrà anche l’occasione per ucciderlo poi

    Pensa a Google Reader che era diventato il punto di riferimento per chi usava RSS: l’uso di questo era già in crescita prima e Google gli ha dato un buon boost, è diventato il punto di riferimento, che sembra tutto molto bello, ma quando ha chiuso l’interesse per gli RSS si è spento velocemente e sono ora usati da 4 gatti.

    • Marco Aceti
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      1 year ago

      Ma già ora siamo in 4 gatti, francamente.

      Mi ricollego ancora alle email: la stragrande maggioranza delle persone usa @gmail, @hotmail, @libero, …, ignorando gli enormi problemi sulla privacy. Alcuni di noi, invece, usano ProtonMail, Tutanota o si self-hostano un proprio server; riusciamo tutti a comunicare insieme grazie ai protocolli email, non alle piattaforme. Se gmail domani chiude (improbabile ma da Google ci si aspetta tutto xD) le email non cesseranno di esistere

      • KrustyOPM
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        1 year ago

        il self-hosting delle email è morto (grazie anche all’eccessiva segnalazione come spam da parte di Microsoft e Gmail) tanto che alcuni siti neanche accettano email diverse da Gmail e hotmail. Protonmail e Tuttanota sono gocce nell’oceano, non bastano a confutare il fatto che Google ha distrutto le email come protocollo seriamente decentralizzato e gestito dalle persone

        • Marco Aceti
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          1 year ago

          Ci sono ancora tanti enti e università che self-hostano le proprie email; ammetto però che è una pratica sempre più in disuso, causa blocchi preventivi di Gmail e Outlook (principalmente Outlook). Se si configurano e rispettano tutti gli standard DKIM, DMARC, SPF, … il problema c’è molto meno

          • Vega
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            1 year ago

            Quasi nessuno, é purtroppo evidenziato da moltissimi ex admin di mail selfhostate. Anche protonmail e tutanota hanno avuto grossi problemi con Microsoft e per anni la loro posta é finita nello spam. In generale, comunque, avere player mastodontici che gestiscono il 99% di un determinato servizio, mina irrimediabilmente qualsiasi standard (vedi come si é evoluto internet dopo il monopolio chromium) e sistema decentralizzato. Inoltre il rischio é sempre quello molto concreto della strategia “abbraccia, estendi, estingui”

          • filippodb - fddt
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            1 year ago

            su devol gestiamo una decina email differenti, e non abbiamo mai avuto problemi con gmail, semmai con microsoft, ma microsoft ha una quota marginale. Il problema è che è diventato molto più complicato impostare una email rispetto al passato ma se rispetti le impostazioni minime e configuri bene DKIM, DMARC, SPF non avrai problemi. Ovvio che il server da casa con ip privato venga bloccato, ma un server email su un vps che può costare 2€ al mese lo puoi fare senza problemi. Quindi questa cosa dell’email in selfhosting bloccata è una mezza bufala.

            • KrustyOPM
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              1 year ago

              Quindi possiamo stare tranquilli che Facebook non monopolizzerà il Fediverso?

              • filippodb - fddt
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                1 year ago

                non ho detto questo, non mi pare fosse un buon esempio, ho confermato che gmail non blocca i piccoli hosting, ha solo alzato l’asticella e serve configurare meglio le email rispetto al passato, Questo te lo può dire chiunque abbia un server email non è nulla di impossibile se usi un banale VPS e segui le normali procedure di configurazione. Se proprio si deve citare qualcosa è più calzante l’esempio di google reader che affosso gli rss feed dopo esser diventato il reader più popolare.

                  • filippodb - fddt
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                    1 year ago

                    si si è quello che gira, intanto non se la prende con gmail, ma tutte le big, e sinceramente non credo che esista un email provider serio che permetta ancora email inviate da un server in casa. L’email del tipo era ospoitata a casa e deve essere entrata quindi in qualche black list perchè l’IP è entrato in un blocco di IP casalinghi da bloccare, e poi toglierla è un lavoraccio anche se la trasferisci l’email in una VPN rimane un’email sospetta. Io lo so bene perchè tantissime persone che provano il selfhosting casalingo alla fine vengono da me disperati perchè le email non arrivano. Certo fino a 10-15 anni fa inviavi le email dal PC di casa, io ci inviavo le mie mailing list dal pc a costo zero e arrivavano tutte bene, ma è diventato sempre più difficile. Se si immagina, visto il costo di invio ridicolo moltissimi ne approffittavano. Insomma la storia è vera a metà, solo il self-hosting casalingo è morto. Quello su server VPS se lo configuri bene e non fai cazzate nei primi mesi di vita del dominio ti può continuare a funzionare bene.

      • Hamster42
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        1 year ago

        Prova a pensare se gmail avesse una quota di mercato ancora più grande perché seppur tanti la usano non penso sia così dominante da poter uccidere le email.

        Se gmail cessa di esistere (migrando magari i suoi utenti su una gmail chiusa) fa un danno anche a te che non la usi perché con la gente che ha gmail ci devi parlare in qualche modo. E sarà più facile convincere qualcuno a registrarsi un altra mail o sarà più facile che cedi e ti apri un account della “nuova gmail” per poter comunicare con tutti?