Perché IT Wallet non è una forma di controllo e ricatto. Ecco come funziona
Circolano teorie secondo cui IT Wallet sarebbe uno strumento di manipolazione e controllo dei cittadini.
Il timore riguarda la gestione dei dati personali.
Il portafoglio digitale fornisce moltissime opzioni per controllare i propri dati che ora non sono disponibili.
Quindi, IT Wallet e perché non è uno strumento di manipolazione e controllo.
https://www.open.online/2024/05/30/it-wallet-forma-controllo-ricatti-fake-come-funziona-fc/
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@Pollazzon
Sai cosa? Secondo me quelli che si lamentano così è “semplicemente” 🙄 perché in questo caso è lo stato (brutto, kattivo, poteri forti, ecc.) che gestisce i dati.
Mentre invece se è Facebook che vende le foto del loro figlio per addestrare algoritmi non gliene frega.
Quindi stato, ma regalano la qualsiasi a aziende IoT, social vari, ecc. ecc.
@informapirata @privacypride@AAMfP i due piani non devono essere io non possono essere equiparati. MAI. Facebook è un’azienda privata e nessuno è costretto a utilizzare i suoi merdosi servizi. Diversamente lo Stato o peggio una struttura sovranazionale detengono il monopolio della forza, Quello della fiscalità, quello della salute pubblica e così via.
Le preoccupazioni sulla gestione statale della privacy devono sempre essere maggiori rispetto a quelle di’ una qualsiasi gestione privata
@informapirata
D’accordo, certo.
Ma penso che quelli che si lamentano della privacy di tool statali in molti casi lo facciano per le ragioni sbagliate (gomblotti, deep state e 'ste minchiate, non per altri motivi più seri), no!?
@Pollazzon @privacypride@AAMfP purtroppo è vero. Basta vedere la canea che è stata fatta sul Green Pass e la privacy, sull’app Immuni e la privacy o su IT Alert 🤣
Tutte cose che sulla privacy non avevano alcun Impatto@AAMfP @informapirata @privacypride dalla mia esperienza direi proprio di si
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@informapirata @AAMfP @privacypride d’accordo fino ad un certo punto. Per esempio non usare whatsapp significa essere un mezzo eremita. Io ci ho provato per un annetto, ma poi i miei amici mi hanno preso il cellulare e me lo hanno reinstallato. Poi il tuo discorso è comunque corretto, ma poi ci sono monopoli privati da considerare
@Pollazzon purtroppo il connubio marketing + abitudine + ignoranza non aiuta a un uso critico delle piattaforme
Invece di parlare per gli altri, racconta come hai scelto di vivere tu questo aspetto della tua vita digitale e non.
Il tuo commento da aggressivo e divisivo diventerebbe costruttivo e propositivo.
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@noce72 non c’è niente di aggressivo nel commento di @Pollazzon ma soltanto una constatazione del dissociazione che spesso anima chi prende parte a crociate ideologiche contro le innovazioni, senza informarsi troppo….” su quanto questi innovazioni siano estremamente più rispettose della privacy rispetto agli strumenti che loro utilizzano regolarmente.
Consiglio comunque di dare un’occhiata a
https://me.dariofadda.it/posts/euro-digitale/ di @nuke
e a
https://www.spreaker.com/episode/dk-8x27-fragilita–60136114 di @dataKnightmareHai ragione.
Rileggendo mi rendo conto che ho interpretato male io e ho reagito con eccessiva aggressività.
Chiudo scusa.
@Pollazzon @informapirata @privacypride
Purtroppo è una cosa un pochino diversa
Se uso facebook sono azzi miei. E poss smettere di usarlo in ogni momento.
IT wallet è uno strumento nazionale che diventa obbligatorio.Capisci che sono due cose un pochino diverse?
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@Pollazzon esattamente, inoltre sebbene l’Europa abbia acquisito una certa capacità di elaborare ed applicare rapidamente i regolamenti che produce, puoi pensare che come in Italia Abbiamo impiegato un bel po’ di tempo a rendere diffusa spid, lo switch al portafoglio digitale europeo non sarà immediato né immune a ulteriori aggiustamenti.
PIUTTOSTO, RICORDATEVI DI NON VOTARE ALLE EUROPEE GENTE TECNOSOLUZIONISTA CHE QUANDO PARLA DI TECNOLOGIA LO FA PER SLOGAN! 😁 😄 🤣
@Pollazzon @informapirata @privacypride
NO
Non è cosìUna cosa è il mio comportamento privato una cosa è una azione nazionale e imposta dall’alto.
Ma evidentemente è difficile distinguere le cose.
No problem.È come per la sanità.
Io posso andare dal medico che voglio, fare la dieta che voglio e magari anche danneggiarmi.
Se lo stato impone a tutti di fare una dieta ipocalorica perché sì, è un pochino diverso, giusto?@lordmax ricordo però che qui non si tratta di stabilire se il portafoglio digitale vada fatto oppure no. Il portafoglio digitale verrà realizzato, non ci sono possibilità che non sia così. Dovrà essere realizzato per rendere più efficiente il sistema amministrativo e produttivo. Il nodo più importante è proprio quello Di minimizzare i dati personali gestiti e di impedirne la vulnerabilità
@informapirata @lordmax @Pollazzon @privacypride come per tutto, si tratta anche di trovare un equilibrio tra privacy, comodità ed efficienza. Se l’equazione dovesse sbilanciarsi anche per solo uno di questi punti, l’intero castello crolla.
@salvadorbs infatti va salvaguardato il bilanciamento tra esigenze concorrenti. Quello che mi dà fastidio purtroppo è che negli organi legislativi ed esecutivi, si presenta puntualmente una sorta di insofferenza verso chi vuole proteggere i dati personali, e questo scardina l’equilibrio cui tu facevi riferimento. E purtroppo le crociate contro i cosiddetti talebani della privacy o neoluddisti o nemici dell’efficienza sono sempre più frequenti
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@sposadelvento @salvadorbs @informapirata @lordmax @privacypride non funziona cosí, ogni attore avrà accesso solo ai dati necessari per il servizio e noi sapremo sempre chi ha accesso a cosa (dopo averlo approvato) e potremmo anche ritirare il nostro consenso. Non come ora quando facciamo “accedi con facebook”.
È una semplificazione e un maggior controllo da parte nostra
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@informapirata @privacypride adesso è tardi per formulare un pensiero chiaro e leggibile, ma resto scettico, l’articolo è scarno, soprattutto dopo aver letto chi ha fondato Open.
Mi riservo di recuperare più informazioni prima di sparate a zero.@allanon @privacypride come ho ricordato altrove, sono stati contattati per la stesura dell’articolo, che ha soltanto uno scopo riassuntivo e divulgativo, sia esperti di gestione dei dati personali sia esperti di architetture di gestione di grandi quantità di dati
Dopo anni di uso solo pagamenti elettronici, ultimamente mi sono riavvicinato all’uso del contante.
Sapere di avere una piccola porzione di riservatezza mi fa sentire meno oppresso.
Niente di ché, ma almeno se decido di comprare una bottiglia di acqua non deve saperlo per forza mezzo mondo e le agenzie statali in tempo reale.
Non è che non ci sia modo di saperlo, si tratta però che per saperlo ci sia l’interesse specifico di voler sapere cosa ho acquistato io in quel momento e che questo richieda una sforzo specifico.
Stessa cosa vale per la mia identità. Se faccio una transazione di persona dove mi identifico è chiaro che non SARA’ un segreto, ma allo stesso tempo non e necessario che questo venga saputo in tempo reale e senza nessuno sforzo specifico.
Senza poi parlare del fatto che funzionerà solo su sistemi proprietari e altre perplessità legate agli strumenti digitali di stato e non.
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@informapirata @privacypride l’articolo non da nessun elemento concreto per supportare la sua tesi. Inoltre non analizza le perplessità più ovvie di un sistema come IT Wallet.
Propaganda.
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@cescobarresi @JustSomebody esatto, è il problema di fondo che affligge anche l’app IO. Poco fa ho linkato qui due thread “interessanti” (si fa per dire…) su Github: https://mastodon.uno/@esplovago/112541814243047614
@cescobarresi @privacypride L’articolo è estremamente sintetico, ma l’autore si è avvalso della consulenza di esperti di gestione dei dati personali e di gestione delle architetture informatiche
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