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Cake day: May 10th, 2022

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  • @fronteampio @CuccU

    > Non mi va di andare oltre su una tematica controversa e dove si ragiona a tifoserie

    E invece sarebbe fondamentale smettere di definire controversa una questione che dal punto di vista scientifico non ha nulla di controverso. Non c’è nulla di controverso nella gravità della pandemia, nella Sicurezza dei vaccini o nella loro efficacia. Non c’è nulla di controverso relativamente alla inutilità e pericolosità delle pseudo terapie promosse dalla maggior parte delle persone che parlano di quanto siano controversi aspetti che controversi non sono.

    Anche perché così facendo, e mi sembra che l’esperimento sia perfettamente riuscito, si finisce per Occultare gli aspetti veramente controversi della gestione pandemica: le responsabilità di chi ha lasciato arrivare ha un punto così basso la sanità all’alba della pandemia, i ritardi e gli errori commessi durante le primissime fasi in cui era possibile diminuire i contatti tra le persone, le politiche isteriche sul confinamento, i coprifuoco inutili, l’indiscriminata liberalizzazione della circolazione per i vaccinati, la strumentalizzazione pericolosissima della certificazione verde avvenuta solo in Italia.
    È questo che mi fa venire il sangue al cervello quando sento parlare di presunte questioni controverse, A proposito di questioni che sono controverse solo nella testa di alcune persone che non hanno minimamente idea dello stato dell’arte dal punto di vista medico e che si lasciano usare non soltanto Dai ciarlatani che spesso gli spillano soldi, ma anche da quei politici ben contenti di scegliersi una opposizione di sciroccati, al fine di equiparare ogni critica, anche quelle più serie, ai deliri complottisti verso i quali la maggior parte della popolazione ha giustamente iniziato a provare disprezzo e intolleranza


  • Scusa @fronteampio potresti spiegarti meglio? MI sembra che le cose che hai detto siano o imprecise o false o allusive.

    > la veritá sulla famosa “pandemia” probabilmente non la sapremo mai.

    A cosa fai riferimento? Alla genesi precisa del virus? Oppure al fatto che il virus sia stato bioingegnerizzato in laboratorio? Perché dovresti sapere che allo stato attuale della conoscenza scientifica (analisi delle sequenze del DNA, tecniche di modifica del genome) quest’ultima ipotesi è stata già scartata da tempo

    > Non é scientifica la chiusura delle due bolle (burionisti e anti-burionisti). Io credo che la Veritá stia a metá.

    Se per “le due bolle” intendi le tifoserie social, la cosa ha senso. Se per due bolle intendi chi ha studiato (come Burioni) e chi non sa un cazzo, allora stai sbagliando perché non si tratta di due bolle, ma di persone che da una parte stanno facendo il loro lavoro sulla base degli studi svolti e dall’altra stanno facendo caciara o ciarlataneria truffaldina, senza sapere nulla di scienza.

    > Troppi gli indizi che si é bluffato, per ragioni economiche e politiche da entrambe le parti.

    A quali bluff stai facendo riferimento? Al fatto che i morti di Covid siano sovrastimati (è una cazzata: sono sicuramente sottostimati!) o al fatto che il confinamento non servisse (meno di quanto sia stato detto, ma secondo tutti i modelli è oggettivamente servito) o a qualche altra teoria?

    > Poi le minacce. Chi ha ragione spiega la questione non minaccia, non ricatta. É un segno di debolezza di idee.

    Quando si è in presenza di una pandemia (vuoi negarlo?) in cui muoiono persone (vuoi negarlo?), allora ogni organizzazione statuale deve prendere provvedimenti che prevedano anche pene e sanzioni contro chiunque dica il contrario o inviti a comportamenti dannosi o autolesionisti, lo faccia per interesse personale, semplice stupidità, tattica politica o narcisismo. Non sono minacce, ma precauzioni!

    > A parte che tante Veritá sui presunti “vaccini”, su quanto valevano sono poi uscite fuori.

    A cosa ti riferisci? Perché di solito, chi fa queste allusioni non porta mai argomenti seri, cita fonti sputtanate o aggiunge altre allusioni, come uno che per coprire la propria cacca, ci fa sopra una cagata ancora più grande…

    @CuccU @giornalismo



  • Forse ti sei perso alcune affermazioni tra quelle che TU @CuccU HAI fatto in risposta al mio post.

    Intanto il mio post rilancia alcune osservazioni in merito all’utilizzo dei preprint sui social network e sviluppa tre punti:

    1. nei social (in realtà, su Twitter) il numero di studiosi e di non studiosi (i complottisti) si equivale e quindi i complottisti non avrebbero neanche la scusa di vivere in un ambiente privo di studiosi da cui imparare qualcosa
    2. le due bolle parallele, ossia il fatto che gli studiosi e i complottisti non comunicano tra loro quando rilanciano gli stessi preprint
    3. le modalità diverse di “citazione” tra studiosi e complottisti

    Poi lo studio si pone un problema: è possibile “gestire” il flusso di informazioni in modo che la discussione sui pre-print avvenga in maniera meno disarticolata (discussioni serie da una parte e gossip complottista dall’altra)?

    FINE dello studio

    Tu invece te ne esci con una serie di frasi come

    > Mai letto nessun preprint, né sono iscritto ad alcun social classico.

    Che sarebbe un’osservazione non rilevante ai fini della discussione, ma è chiaro che il sottinteso è “se ho affermato alcune cose (non è dato sapere quali, nda) non è perché ho letto pre-print

    > Leggo e mi documento.

    Che non è rilevantissimo neanche questo, a dirla tutta…
    Ma poi aggiungi:

    > A Wuhan c’é un laboratorio dove modificano virus per la “gain of function” o, a livelli pratici, “weaponizzazione”.
    >La spiegazione ufficiale è il pangolino o il pipistrello venduto al wet market.
    > Non é questione di cospirare.
    > È questione di offesa all"intelligenza della persona.

    Come a far intendere un nesso di causalità tra il fatto che a Wuhan ci sia un laboratorio per lo stidio dei virus e le vere cause del focolaio e che non affermare questo sia una “offesa all’intelligenza”, mentre è proprio il contrario: è questione di intelligenza non attenersi alle affermazioni non dimostrabili e, anzi, di cui si è affermata l’infondatezza.

    E continui con un’allusione al pregiudizio anticomplottista dell’articolo

    > Leggendo si ripetono “preprint” e “complotto”, e la soluzione proposta é il legislare.
    > Suona parziale.

    A quel punto ti ho spiegato che, pur non essendo affatto difficilissimo trovare tracce di manomissione genomica sul DNA di un virus, nessuno ha mai (MAI) trovato queste tracce!

    Quindi la discussione per la scienza è ferma qui. Non che non si fermi (in tanti stanno provando a cercare queste prove) ma che al momento è ferma (PUNTO!).

    Ed è qui che tu sbrocchi di brutto:

    > Se vuoi rimanere nel tuo territorio rimanici, ma le argomentazioni che fornisci sono come il punto.
    > Sterili e basate su ipotesi tue, non su cose che ho detto.
    > Se comunque pensi che tutto venga dal wet market, sei in linea con la versione ufficiale, e mi va benissimo.

    E ignorando il punto della discussione (la manipolazione del laboratorio non solo non è scientificamente confermata, ma al momento è scientificamente confermato il contrario) te ne esci con il tipico rant complottista, ossia:

    > Non vedo nessuna competenza neanche da parte tua.

    Non è rilevante. Inoltre anche se tu sapessi che le competenze ce le ho, per te non cambierebbe nulla.

    > Supposizioni si, inclusa quella che io abbia affermato il fatto che venga da un laboratorio.
    > Ho detto che c’é.

    E qui stai facendo affermazioni false, perché stai facendo un ragionamento circolare: “Siccome penso che l’origine ddal laboratorio sia una supposizione valida, io penso che sia possibile”.

    > Ignorarlo é parzialità.

    Nessuno ignora questa possibilità. Sono che nessuno può prenderla come punto di partenza di un discorso serio, in quanto (mi ripeto) non solo non è mai stato dimostrato, ma finora è stato sempre smentito.

    > Ci sono più ipotesi, e nell’articolo non ne viene menzionata nessuna.

    Perché l’articolo non fa ipotesi, ma parla di metodi. Se tu hai la coda di paglia questo fa parte del dominio della tua psicologia, non della discussione scientifica sull’argomento.

    > La mia opinione non conta.
    > La tua è univoca e mette un punto.
    > Questa è la differenza tra chi vuole dialogo chi non lo vuole.

    Come già detto non cerco il dialogo sull’origine del virus, soprattutto perché non è il tema del mio post. Inoltre, siccome ti sfuggono alcuni elementi chiave del ragionamento scientifico, nonn ho comunque interesse a discutere con te della questione.

    > Ribadisco: se la tua spiegazione é il pipistrello, sono contento tu abbia le idee chiare.
    > Io mi pongo dubbi.

    Non ti poni dubbi, nel momento in cui affermi che le mie presunte idee chiare siano sbagliate!

    Ora, come ti ho detto, non sono interessato a proseguire questa conversazione. ma al fine di trovare un denominatore comune in occasione di future conversazioni, sempre se ti va, ti consiglio di guardare questi due video che affrontano argomenti complessi spiegati con un linguaggio semplice:

    12. Scienza, filosofia e metodo scientifico - Puntata n. 12 - Che cos’è la scienza? - Michele Totta

    13. Scienza, filosofia e metodo scientifico - Puntata n. 13 - Falsificazionismo - Michele Totta

    @giornalismo



  • @CuccU

    A Wuhan c’é un laboratorio dove modificano virus per la “gain of function” o, a livelli pratici, “weaponizzazione”. La spiegazione ufficiale è il pangolino o il pipistrello venduto al wet market.

    Lo sai che sul DNA di un virus modificato artificialmente restano le tracce della modifica? Lo sai che migliaia di laboratori hanno provato a cercare queste tracce e non hanno trovato nulla? E no, non sono né aumentate le morti di tecnici di laboratorio, né il numero di esplosioni di laboratori di analisi genetiche.
    Questo significa che la modifica artificiale del virus NON è una spiegazione sostenibile.
    Punto
















  • AGGIORNAMENTO (27/04/23): in risposta ai messaggi dei membri del comitato editoriale dimissionari, Wiley ha citato problemi di “comunicazione” con la redazione ma non ha fornito alcun dettaglio su quali fossero tali problemi e quelli vicini alla rivista hanno espresso scetticismo su questa spiegazione.

    Anna Stilz (Princeton), membro del comitato editoriale del Journal of Political Philosophy e redattore capo di Philosophy & Public Affairs, ha condiviso parti di un’e-mail che ha inviato ai colleghi membri del comitato editoriale.

    Come molti di voi, ho scritto oggi per dimettermi dal comitato editoriale di Wiley… Ma ora vorrei solo assecondare [la lamentela sulle] richieste irragionevoli di Wiley e aggiungere il mio punto di vista come redattore capo di Philosophy and Public Affairs , un altro giornale di proprietà di Wiley.

    Wiley ha recentemente firmato una serie di importanti accordi di accesso aperto: ciò significa che sempre più ottengono le loro entrate attraverso le tariffe degli autori per ogni articolo che pubblicano (spesso ora coperte da agenzie di sovvenzione pubbliche), piuttosto che dagli abbonamenti alle biblioteche. La loro attuale strategia a livello aziendale per massimizzare le entrate è quella di costringere le riviste di loro proprietà a pubblicare il maggior numero possibile di articoli per generare il massimo compenso per gli autori. Laddove gli Editor si rifiutano di farlo, esercitano tutte le pressioni possibili, fino al licenziamento compreso, come in questo caso. Anche se non sono al corrente dei dettagli delle comunicazioni di Bob con Wiley, posso dire che P&PA ha avuto richieste simili. Qualche anno fa siamo riusciti a convincerli a fare marcia indietro solo minacciando di sporgere denuncia. Sono rimasti in silenzio per un po’, ma recentemente le loro richieste hanno ricominciato a intensificarsi.

    Tutti i filosofi ei teorici politici che hanno a cuore le riviste nel nostro campo hanno interesse a mostrare a Wiley che non può farla franca.

    AGGIORNAMENTO 2 (28/04/23): Wiley era aperta alla permanenza degli attuali co-editor, ma si sono rifiutati perché non erano in grado di ottenere un’adeguata garanzia che avrebbero (nelle parole di uno di loro) il "requisito editoriale di controllo e discrezione per mantenere la qualità e la reputazione del JPP di fronte al desiderio di Wiley di aumentare in modo significativo e indefinito il numero di articoli pubblicati dal JPP.

    AGGIORNAMENTO 3 (28/04/23): in un commento qui sotto , Anna Stilz fornisce ulteriori informazioni sul tipo di aumenti che Wiley desidera:

    Wiley non sta chiedendo di prendere in considerazione la possibilità di pubblicare qualche pezzo in più che cada al limite e sia un duro giudizio. Ci chiedono di aumentare il numero di articoli che pubblichiamo di un fattore 10 e di continuare ad aumentare quel numero anno dopo anno. Ciò è in conflitto con il ruolo delle riviste nella nostra professione, che è quello di curare un corpo di lavoro ben controllato e di alta qualità per un pubblico, fornire feedback che migliorino le argomentazioni delle persone e fungere da dispositivo di segnalazione che convalida l’importanza di qualcuno lavoro quando salgono per il mandato e la promozione. Se le migliori riviste di filosofia politica ora devono pubblicare 50 articoli all’anno, 100 l’anno successivo, 200 il successivo e così via all’infinito, non significa più nulla che il tuo articolo venga pubblicato su queste riviste.

    Nel frattempo, una fonte riporta copie di “innumerevoli lettere di dimissioni” di membri del comitato editoriale nella loro casella di posta.

    @macfranc @mcp @MariuzzoAndrea





  • @mcp approfitto per riportare interamente il thrad di @smaurizi 8presente anche qui su Mastodon

    Allora, cerchiamo di fare ordine sulla fuga di documenti segreti del #Pentagono sulla base delle poche informazioni certe emerse finora.

    I documenti sono file del #Pentagono, NON “cablo”: i cablo sono le corrispondenze diplomatiche. NON risulta che, come scrivono giornali come Repubblica, siano stati rubati, il presunto responsabile della fuga di documenti vi aveva accesso legittimo con una security clearance

    La security clearance è l’autorizzazione del governo americano ad accedere a documenti classificati. Esistono 4 livelli di classificazione:

    1. unclassified
    2. confidential
    3. secret
    4. top secret
      poi esistono restrizioni speciali all’accesso ai documenti

    Le restrizioni speciali sono, per esempio, le sigle “ORCON” che compaiono su alcuni dei documenti del Pentagono fatti uscire dal presunto responsabile di questa fuga.

    Restrizioni come ORCON limitano la possibilità di condividere i documenti classificati. ORCON, per esempio,significa che il dipartimento che ha classificato quel documento decide se quel file va condiviso o meno al di fuori del dipartimento.

    Ottenere una security clearance, cioè un’autorizzazione ad accedere a documenti classificati del governo americano,richiede un lungo processo di verifiche psicologiche,finanziarie ecc sia per la persona che la richiede, sia per i suoi familiari e conoscenti

    Spiego nel mio libro #IlPotereSegreto,prefazione di #KenLoach, #chiarelettere, come il processo di verifica per ottenere una “security clearance”,per accedere a documenti classificati del governo americano, sia un processo lungo e con verifiche molto intrusive.

    Sottolineo questo perché colpisce come ogni volta che c’è una fuga di documenti segreti, che sia originata da whistleblower o leaker, parte subito la campagna di denigrazione: vengono tutti dipinti come mentalmente instabili,pedofili, razzisti.

    Colpisce come gente che ha subito verifiche psicologiche, finanziarie, ecc. molto approfondite ed è risultata idonea a ottenere una “security clearance”, appena fa uscire documenti, diventa per i media o mentalmente instabile o pedofila o suprematista e razzista: possibile?

    Chelsea Manning,whistleblower che ha passato file cruciali a #WikiLeaks,dipinta come mentalmente instabile Joshua Schulte,presunta fonte #CIA #Vault7 #WikiLeaks, accusato pedofilia Jack Teixera, presunto leaker #PentagonLeak, dipinto come suprematista bianco,antisemita,razzista.

    Per quello che ho potuto verificare, alcuni dei documenti che PRESUMIBILMENTE Jack Teixera avrebbe fatto uscire, sono di un livello di classificazione che viene definito “oltre il top secret”, ovvero top secret/SCI.

    Alcuni dei file che ho potuto vedere sono top secret/SI-G:
    non solo top secret,ma anche SCI= informazione di intelligence che è stata ottenuta o che riguarda fonti e metodi tali che la loro conoscenza è controllata dal Director of Central Intelligence (DCI) e anche GAMMA.

    GAMMA è una sottocategoria della COMINT=Communitions Intelligence= intelligence che si ottiene intercettando e analizzando comunicazioni radio,telefoniche e digitali.

    Non mi colpisce che, stando a quanto riportano media USA,i file siano stati condivisi su piattaforma di videogiochi. I file di #Snowden hanno permesso di rivelare che videogiochi sono controllati da #NSA. Ecco il file di #Snowden che lo rivela: Link a documentcloud

    Mi ha colpito invece che siano stati #NYT & #Bellingcat a individuare presunto #leaker: ma il compito del 4°Potere non era scoprire e rivelare all’opinione pubblica cosa contengono file segreti su come operano nostri governi con nostri $ e a nome nostro? Da quando siamo sbirri?

    @macfranc






  • @outlook cerco di risponderti punto per punto, ma ti dico subito che hai commesso un errore grave: infatti mastodon.uno non blocca nessuna istanza italiana. Comunque:

    > mi chiedo però senza alcuna polemica se non sia meglio lasciare che siano gli utenti a scegliere chi bloccare?

    Il discorso è complesso. Ti faccio alcuni esempi e ti parlo mettendomi nei panni di un amministratore di istanza generalista:

    1) l’utente di un’altra istanza che stalka insistentemente l’utente della mia istanza: se l’atteggiamento è palesemente persecutorio, quella persona non sarà più un ospite gradito della mia istanza e quindi non basta che sia la vittima a bloccarlo, ma sarò io a silenziarlo o, nei casi più gravi, a bloccarlo. Inoltre, probabilmente, ne parlerò con l’admin della sua istanza chiedendogli di dargli una strigliata, così come io faccio con utenti della mia istanza che rompono le palle a utenti di altre istanze; in questo caso infatti è mio interesse mostrare di saper gestire la comunità che ospito, ed è come se un cittadino italiano andasse a Monaco di Baviera a delinquere: il danno d’immagine per l’Italia è addirittura maggiore rispetto allo stesso illecito.

    2) l’istanza che pratica direttamente (o favorisce da parte dei suoi utenti) una campagna denigratoria contro la mia istanza: in questo caso il minimo è silenziare tutta l’istanza. Qusto significa che gli utenti della mia comunità POSSONO ANCORA SEGUIRE gli utenti di quella istanza, solo che i loro post non compariranno nella timeline visibile a chi non li segue!

    l’utente che pubblica contenuti disturbanti o vietati o l’istanza che lo permette (che è il caso di qoto.org): in questo caso, siccome gli utenti della mia istanza sono venuti da me proprio perché da me i contenuti disturbanti (nudo, scene di violenza, espressioni volgari, espressioni politicamente scorrette) non sono vietati, ma devono essere protetti da content warning, mentre i contenuti vietati (pornografia, offese x-fobiche, molestie, contenuti illegali) sono, appunto, vietati; se lasciassi completamente aperte queste istanze, mi ritroverei centinaia di segnalazioni al giorno. La soluzione perciò è quella di silenziare l’istanza, cosa che (come ti ho detto prima) non impedisce agli account della mia comunità di seguire e interagire con gli utenti di quell’istanza, ma solo di non far vedere i loro contenuti nella timeline federata di chi non segue quei profili.

    l’utente che pubblica contenuti illegali o l’istanza che lo permette (che è il caso di innumerevoli istanze pleroma e misskey): in questo caso, non parliamo di contenuti disturbanti o vietati, ma di contenuti illegali: pedopornografia, terrorismo, istigazione al crimine.
    Qual è il problema? Se ti compare in timeline la foto o il video di un bambino che viene stuprato, al di là della situazione orrenda in sé, quella foto o quel video:

    1. finisce nella cache del mio server
    2. finisce nella cache del tuo computer o del tuo smartphone

    > Perché un amministratore di istanza deve decidere che il mio account non può vedere altre istanze o altri account?

    Come hai visto prima, i punti 1) e 2) caratterizzano una fattispecie di reato: la memorizzazione di contenuti multimediali pedopornografici (artt. 600 ter e quater del codice penale). Nel caso 1) rischia nel caso peggiore di far mettere sotto sequestro tutto il mio server 2) nel tuo caso, beh… sai che succede se per un qualsiasi motivo quel contenuto viene trovato nella cartella dei tuoi file temporanei?

    Ecco perché alcune istanze devono essere bloccate e non solo silenziate e gli utenti della mia istanza non hanno neanche bisogno di saperlo. In alcuni casi ci sono amministratori che per una questione di trasparenza pubblicano tutte le istanze bloccate (cfr qui per esempio puoi vedere le istanze bloccate da Poliverso)

    > Mastodon.uno per esempio è la più grande istanza italiana e blocca intere istanze italiane e questo non è corretto verso i propri utenti e verso gli altri amministratori.

    Falso! Mastodon.uno non blocca alcuna istanza italiana. Ne ha silenziate alcune perché la condotta di quelle istanze è stata apertamente ostile verso mastodon.uno al punto da incentivare alcuni utenti di quell’istanza a fare incursioni per molestare gli utenti di mastodon.uno. Il problema è sempre meno frequente e spero che a breve possa venire meno anche questa situazione di silenziamento.
    Ad essere bloccati sono alcuni utenti che, pur non avendo mai pubblicato contenuti illegali, si sono contraddistinti per qui comportamenti che ti ho detto sopra. Personalmente spero tanto in un #AmnestyDay del fediverso per questi utenti che, spesso, sono anche stimolanti e interessanti da seguire.
    Resta il fatto che, con queste regole, mastodon.uno è una delle istanze che presenta uno dei tassi più bassi di “mortalità” degli utenti, malgrado il grande afflusso di così tanti newbie che, di solito, sono spesso soggetti a questi fenomeni di mortalità.

    @Shamar @post


  • @post mi dispiace, na questa è un’obiezione fallace basata su un presupposto falso.

    > da Qoto possiamo seguire chi ci pare da qualunque istanza, mentre nel resto del Fediverso ti servirebbe una mappa per districarti, per quanto è frammentato.

    Il fediverso è uno solo e non è certo una dark net! Ogni profilo pubblico è raggiungibile da dovunque, senza dover fare login da alcuna parte! Puoi criticare le politiche di blocco e di silenziamento praticate da tutti gli amministratori delle istanze generaliste rivolte al grande pubblico, ma hai l’obbligo di premettere questa informazione fondamentale.
    Ciò che tu chiami “frammentato” è la semplice conseguenza di istanze che praticano condotte di moderazione incompatibili con quelle di altre istanze. Oppure pensi che bisognerebbe mantenere il contatto con istanze che non praticano un controllo stretto su hate speech, terrorismo, pedopornografia?

    > Ah, ma molti neanche si rendono conto di essere ostaggi dei rispettivi admin

    Parlare di ostaggi è un’iperbole assurda. Ci sono utenti di diverso tipo nel fediverso:
    - quelli nuovi, spesso si tratta di tweetters, che sono quelli che più rischiano di abbandonare a fronte della maggiore complessità di Mastodon: hanno bisogno di essere guidati e sono accolti molto meglio dalle istanze generaliste piuttosto che da quelle tematiche o identitarie. La mortelità degli utenti del fediverso è inversamente proporzionale al carattere generalista dell’istanza attraverso cui sei entrato
    - quelli più scafati o quelli che hanno raggiunto una maggiore maturità: per loro è assolutamente impossibile rimanere “ostaggio” del proprio amministratore, dal momento che sanno di poter

    1. migrare su un’altra istanza
    2. aprre nuovi account su altre istanze (non solo mastodon)
    3. restarsene in un ambiente protetto ma molto diversificato come quello delle istanze generaliste più numerose
      - quelli che, o perché fanno parte di istanze identitarie che hanno deciso di “fare la guerra” alle istanze generaliste, o perché, a causa dei loro comportamenti ostili, scorretti, tossici o semplicemente compulsivi sono stati buttati fuori a calci in culo dalle istanze generaliste (dopo diversi avvisi), hanno accumulato un discreto rancore verso le istanze generaliste e quindi parlano di frammentazione del fediverso come se questa fosse colpa degli admin più “protettivi” e come una semplice conseguenza della diversità, e soprattutto pensano alla frammentazione come se fosse una tragedia e non invece uno stimolante incentivo a scoprire la complessità del fediverso

    @Shamar


  • @freemo

    It is not a mastodon instance, it is a fork of mastodon. The proper thing to refer to it as is “a fork of mastodon”.

    Okay! 😀

    I dont mind you calling it “platypus soup” though i wonder what that is meant to convey…

    The definition “platypus soup” refers to something strange, something evolved in a different way and made up of different pieces.

    Many of the features we have QOTO was the first to develop, some we were the first to add to mastodon, others we borrowed from other platforms that set the standard.So im not sure QOTO is anymore of a “playpus soup” than any other fediverse software, we chose what features we wanted that were already out there, and added our own, thats all.

    Some fediverse software is “strange”, but qoto.org is “very strange”. Maybe only Bonfire is weirder (by the way, nice project… you’d like it!)
    To your knowledge, are there any other instances running the same qoto.org fork?

    What perplexes you about that post, I made sure to clarify and backup any claim I made with evidence and screenshots. Most people are upset about it because Eugen is usually very much the politician, so he generally has a good public image despite repeatidly making many questionable decisions behind the scenes where he has thrown instances under a bus just to appease the crowd. It works well for his agenda actually and usually causes people to come to his defense when someone calls him out.

    I am the administrator of three small instances of three different software: Friendica and Lemmy above all, but also Mastodon (albeit with a thematic instance: by the way, mine too is aimed at the world of research). You can well understand that I don’t appreciate all the Gargron choices and my least favorite is the positioning of Mastodon as the industry standard. However, I believe that your tolerance towards some free speech instances was a gamble that penalized your instance more than it improved its environment.

    @Shamar @treleonora @mcp @MariuzzoAndrea @bibliogadda @stefanodazzan