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Oddio, ma il fantastico – nel senso più ampio nel termine – ha sempre tirato fuori elementi “innovativi”, direi quasi per definizione. Non è mai stato un genere monolitico. Semmai, da noi in Italia, rifila(va)no sempre le solite traduzioni dal mondo anglosassone con serie infinite di emuli a seguire, ma questo direi sia un problema delle nostre case editrici (non tutte, mi riferisco in particolare a quelle grandi… anzi, a quella grande!), ma non certo del genere in sé stesso.
Per quanto riguarda il termine young adult – orrido anglicismo! – e la maggior parte dei libri a cui viene appioppato (non mi riferisco a quelli di cui si parla nell’articolo, che, a parte la prima serie, non conosco)… tutto ciò mostra in maniera lampante cosa pensano le case editrici italiane dei propri lettori adolescenti. Che poi questo sia un modo per spararsi sui piedi, avvelenando il proprio stesso mercato, non credo gli sia mai venuto in mente.
Io ho letto il primo racconto – quello sul seno – e ho pensato che l’autrice lo avesse scritto da ubriaca, tanto mi sembrava sconclusionata… però il secondo racconto mi è piaciuto, anche se non tanto da continuare la lettura. Comunque penso che in futuro darò un’altra possibilità al libro. Peccato, perché mi aspettavo molto, visto che La torre – sempre della stessa collana – mi era piaciuto veramente molto.
Mi fa molto piacere quello che hai scritto. Se ci fossero più librai – ma sopratutto professori – con il tuo approccio, sicuramente ci sarebbero anche più ragazzi a cui piace leggere!
Mi sembra una posizione condivisibile!
…credo che fra i doveri del mio lavoro ci sia anche quello di impegnarmi sempre con forza nello sconsigliare (ma non certo impedire) l’acquisto di un libro che so essere destinato a una persona a mio giudizio non adatta a quel tipo di lettura
Concordo in pieno, anzi, direi che questo è proprio uno dei sovrappiù che si ottengono andando a comprare in libreria.
Se un ragazzino o una ragazzina palesemente minorenne mi dovesse chiedere un libro del Marchese de Sade mi si porrebbe un problema etico, e vorrei indiscretamente sapere se ha intenzione di leggerlo, o di regalarlo a qualche adulto, o cos’altro.
Ecco, su questo sono parzialmente d’accordo. Avvertire il cliente che magari il libro potrebbe non essere adatto, fa certamente onore all’autore del post, però credo che sia stato scelto un esempio un po’ sbagliato. Penso che “un minorenne” – che poi è una fascia di età non molto descrittiva, visto che va da uno a diciassette anni! – possa anche leggere libri considerati scabrosi, magari accompagnati da qualche spiegazione, senza particolari problemi.
Considerare i ragazzini come incapaci di intendere e volere (basta vedere cosa propinano gli editori sotto la categoria young adults… orrido anglicismo per un’orrida categoria) non aiuta certo a formare degli adulti che sanno ragionare autonomamente! Comunque credo proprio che non fosse questo il messaggio del post.
Giusto per allungare la lista con un giallo iniziato proprio in questo momento.
La regina nepalese di Bernard Grandjean, edito da O barra O.
Non posso dire se sia un bel libro, ma mi intrigava e su bookrepublic.it si trova scontato e senza DRM a 2,99€.
Aggiornamento: non si tratta di un giallo! Grazie alla mia sbadataggine credevo facesse parte della nuova collana di gialli – dello stesso autore – che O barra O sta per pubblicare.
Definirei il romanzo una “biografia impossibile”, o una pseudo-biografia romanzata con molti elementi fantastici. Si tratta di un libro che si legge in un attimo, e nel complesso mi è piaciuto.
Bentornatə quoll 🎉
Grazie! Finalmente sono in ferie e con una connessione abbastanza decente! Ho già aggiornato la situazione a tema libri su Lore (ho letto delle storie veramente belle e un romanzo che brutto è dir poco), e spero di avere finalmente il tempo di dedicarmi maggiormente alla mia amata pila di letture.
Fra l’altro sto ascoltando un podcast molto interessante che parla dei legami tra la letteratura Sword&Sorcery e i primi giochi di ruolo… pensavo di fare un cross-post fra L’angolo del lettore e Giochi Di Ruolo.
Se si prende alla lettera “passeggiare”, un libro adatto per Roma potrebbe essere Roma, camminando di Francesco Rutelli, edito da Laterza.
Non posso dire se valga la pena leggerlo, perché ancora non l’ho iniziato, ma alla presentazione che fecero alla fiera della piccola e media editoria di Roma (Più libri più liberi) mi sembrò molto interessante.
Beh, i due libri che ho consigliato scritti da autori italiani vanno benissimo. Il problema è che non ho idea di quale sia il tuo livello di comprensione della lingua italiana… penso sia abbastanza frustrante iniziare un libro che poi non si riesce a leggere!
Mi hanno parlato molto bene di Nassim Nicholas Taleb ma ancora non ho letto nulla
Si tratta (mi riferisco a Il Cigno nero) di uno dei pochi libri che non sono riuscito a finire. Credo che il modo migliore per definirlo sia un atto di onanismo da parte dell’autore… e certe pratiche andrebbero eseguite in privato, senza essere sbandierate – o pubblicate – in giro.
Per quanto riguarda i buoni propositi, ho appena iniziato (ieri sera) la lettura di La strana storia dell’Isola Panorama di Ranpo Edogawa, edito da Marsilio.
Era da parecchio che aspettava nella mia libreria virtuale, ma finalmente sono riuscito a iniziarlo! Non posso ancora dare un giudizio perché al momento ho letto solo qualche pagina. Ulteriori aggiornamenti (per chi fosse interessato) su Lore.
Come ho già detto in questo commento (nel thread in questione è un po’ nata l’idea delle “liste stagionali”) ho cercato di privilegiare gli autori stranieri non anglofoni, visto l’andazzo generale…
Comunque, bando alle ciance, ecco – di nuovo! – la mia lista estiva (ma va bene per qualsiasi stagione 😁):
Saggio molto breve (di cui esiste anche la versione in formato elettronico disponibile senza DRM sul sito dell’editore) che parla di linguistica.
Per quanto mi riguarda non sapevo quasi nulla di linguistica (che si trova agli antipodi dal mio campo di studi), ma ho trovato questo libro veramente molto interessante e facilmente comprensibile anche per chi si approccia per la prima volta all’argomento. Il saggio è un testo scientifico rigoroso, che riporta le fonti di tutto ciò che viene citato, ed è quindi adatto anche a chi volesse approfondire gli argomenti trattati.
Utilissimo per capire un po’ di cosa si sta realmente parlando quando si discute – quasi sempre a sproposito e con un livello di cialtronaggine spaventoso – di “linguaggio inclusivo”.
Tradotto nuovamente dalla versione autoriale, senza le censure di epoca sovietica, è di uno dei libri “fondamentali” (ovviamente secondo il mio modestissimo parere, ma, in questo caso, si tratta di un’opinione abbastanza condivisa) per chi ama la fantascienza – fra le altre cose nasce qui la figura dello “Stalker”.
In questa nuova edizione c’è pure un’interessante postfazione di Boris Strugackij sulla travagliatissima pubblicazione del romanzo, resa molto complicata grazie alle assurde regole della censura.
Uno dei saggi più belli che abbia mai letto in tutta la mia vita. Parla del colore – nel suo significato più ampio – nella cultura umana, in particolare nell’arte, dalla preistoria fino all’epoca moderna.
Consigliatissimo, soprattutto per chi ha avuto un rapporto non felicissimo con la storia dell’Arte durante il periodo scolastico!
Invito, dopo aver letto l’introduzione, di partire dalle appendici, che descrivono (brevemente) “il colore“ dal punto di vista fisico e della fisiologia umana, pur restando un testo sempre comprensibile per i non specialisti.
Se mi obbligassero a catalogare con un genere questo libro mi troverei in imbarazzo, ma, alla fine, se proprio dovessi, me la caverai con un “distopia-vicina” (che non so se esista come genere). Si tratta di una serie di racconti, diversi per tono e protagonisti, tutti molto ironici (si ride a denti stretti), che raccontano varie vicissitudini ambientate in un grattacielo-arcologia-Stato sovrano chiamato Beanstalk, fin troppo vicino nei comportamenti ai nostri odierni Stati.
Ho comprato il libro un po’ alla cieca e ne sono rimasto molto soddisfatto. Decisamente un po’ di aria fresca nel panorama attuale italiano fantascientifico/fantastico, sopratutto rispetto alla solita solfa che pubblica la maggior parte dei nostri editori (ma sarebbe meglio dire il nostro editore).
E mi raccomando: considerate il cane nelle vostre simulazioni! 🤣
Ne ho già parlato in un mio precedente post su Misskey; aggiungo solo che si parla di legioni romane, Egitto, templi abbandonati, antiche maledizioni… e frombole! Appartenente senza ombra di dubbio al neo-creato genere Gladi&Sortilegi&Frombole, è un romanzo che non può non piacere a chi ama il genere sword&sorcery.
Un ottimo saggio sull’archeologia e quello che sappiamo sulle prime civiltà del vicino oriente.
Il saggio è diviso in dieci capitoli e non c’è modo migliore per capire di che cosa parla che dare un’occhiata all’indice:
I. Il senso dell’archeologia
II. L’origine della famiglia
III. Le strade verso la disuguaglianza
IV. L’origine del potere
V. La nascita dello stato e della burocrazia
VI. La rivoluzione urbana
VII. Specializzazione del lavoro, tecnologia e scambi
VIII. Territori, confini, migrazioni e contatti tra i popoli
IX. Arslantepe bizim
X. Lezioni per il presente
Il libro è scritto molto bene e non è rivolto al pubblico specialistico, risultando quindi interessante e comprensibile per chi – come me – non sapeva assolutamente nulla di scavi archeologici.
Visto che siamo in tema: un saggio su Tutankhamon e la scoperta della sua tomba da parte di Carter. Tutto quello che avete sempre voluto sapere sull’antico Egitto al tempo di Tutankhamon e la sua tomba, scritto da un’archeologa specializzata proprio sul Periodo Amarniano (l’epoca in cui visse Tutankhamon), pensato per un pubblico non specialista.
Finalmente un urban fantasy come si deve, dove non si parla di mostri “troppo belli per essere veri” che si ingroppano.
Credo che nella mente del nostro solito editore (intendo “L’Editore”, non mi riferisco ad Acheron, cioè la casa editrice di questo romanzo) questo genere sia esclusivo appannaggio di ragazzine che cercano storie quasi-pornografiche, dimenticando che oggi le ragazzine – e non solo – grazie a un qualsiasi cellulare possono accedere a internet, dove il porno te lo tirano dietro in tutte le salse! Secondo me, anche tralasciando considerazioni etiche su come vengono considerati i lettori, si tratta di una scelta fallimentare pure dal punto di vista economico.
Ecco, Marco Cardone dimostra che si possono scrivere storie divertentissime (ma non stupide o banali, e sopratutto non offendendo l’intelligenza dei propri lettori) dove i mostri non si ingroppano, ma sono ottimi da mangiare… anche se possono dare qualche piccolo effetto collaterale non previsto.
Sempre per lo stesso editore è uscito anche il secondo volume della serie, dal titolo Italian way of cooking. Pizza mostri e mandolino: decisamente consigliata pure la seconda avventura del cuoco di mostri!
Un romanzo che non ha bisogno di nessuna presentazione.
Finalmente tradotto in italiano dall’originale polacco senza tagli… alla buon’ora! Complimenti a Sellerio!
Un romanzo/saggio di avventure vere riguardanti le esplorazioni in grotta. Un libro che si trova fra il resoconto delle esplorazioni speleologiche da parte dell’autore, il racconto della storia della speleologia e il saggio scientifico sul “mondo delle grotte”. Nel leggerlo si provano le stesse sensazioni avute da bambini nel leggere i romanzi d’avventura!
Si tratta di un libro stupendo anche dal punto di vista grafico; ci sono un sacco di illustrazioni e fotografie veramente molto belle.
Sai che ci stavo pensando anche io? 😅 Immaginavo peró un taglio leggermente diverso… una lista di libri che abbiamo intenzione di leggere nel periodo estivo. Si potrebbero fare entrambe le cose: la lista dei buoni propositi e uno/due consigli di lettura😉. Cosa ne pensi? Troppo?
Per la parte riguardante i libri che ci piacerebbe leggere, secondo me, c’è già Lore, almeno in parte, anche se comunque la cosa non mi dispiacerebbe. Io avevo pensato a una lista di libri consigliati dagli utenti interessati, in modo da fare una specie di contenitore di contro-liste rispetto a quelle marchette spudorate che passano sui vari giornali.
Se non ricordo male anche tu avevi proposto un thread simile qualche mese fa e mi pare che ci fosse interesse da parte della comunità. In questa seconda fase peró eliminerei la periodicità mensile per qualcosa di più ampio e meno impegnativo (stagionale magari?). Come ti sembra l’idea?
Io avevo proposto, sulla falsariga di un podcast (sempre del Post), di parlare del “libro sul comodino” una volta al mese. Anzi, appena ho un attimo (ora è un casino col lavoro) guardo se riesco a scrivere qualcosa.
Per la cadenza del thread sulle liste concordo in pieno con quanto dici: meglio fare qualcosa di stagionale, tipo un paio di volte all’anno.
Prego! Spero ti piaceranno anche gli altri libri!
Grazie!
Spero proprio che scriverai una lista anche tu! Sarebbe carino fare un post con i libri per l’estate consigliati dagli utenti di Feddit/Mastodon/Lore. È un modo per pubblicizzare libri che merita leggere, senza andare a finire nelle marchette offensive dell’intelligenza dei lettori, come purtroppo capita sempre più spesso. Negli ultimi giorni ho letto diverse recensioni e inviti alla lettura di alcune “riviste/inserti letterari“ e mi sono decisamente demoralizzato… è meglio che non dica nulla!
Mi spiace un po’ che non ci siano libri di genere fantastico – nella sua accezione più ampia – e che gli autori stranieri provengano – mi pare – solo dal mondo anglofono; quindi ecco la mia lista estiva dei libri consigliati (è solo un modo per parlare di libri che considero belli, non ho nulla contro le letture consigliate dal Post… giusto per precisare! 😁 ):
Saggio molto breve (di cui esiste anche la versione in formato elettronico disponibile senza DRM sul sito dell’editore) che parla di linguistica.
Per quanto mi riguarda non sapevo quasi nulla di linguistica (che si trova agli antipodi dal mio campo di studi), ma ho trovato questo libro veramente molto interessante e facilmente comprensibile anche per chi si approccia per la prima volta all’argomento. Il saggio è un testo scientifico rigoroso, che riporta le fonti di tutto ciò che viene citato, ed è quindi adatto anche a chi volesse approfondire gli argomenti trattati.
Utilissimo per capire un po’ di cosa si sta realmente parlando quando si discute – quasi sempre a sproposito e con un livello di cialtronaggine spaventoso – di “linguaggio inclusivo”.
Tradotto nuovamente dalla versione autoriale, senza le censure di epoca sovietica, è di uno dei libri “fondamentali” (ovviamente secondo il mio modestissimo parere, ma, in questo caso, si tratta di un’opinione abbastanza condivisa) per chi ama la fantascienza – fra le altre cose nasce qui la figura dello “Stalker”.
In questa nuova edizione c’è pure un’interessante postfazione di Boris Strugackij sulla travagliatissima pubblicazione del romanzo, resa molto complicata grazie alle assurde regole della censura.
Uno dei saggi più belli che abbia mai letto in tutta la mia vita. Parla del colore – nel suo significato più ampio – nella cultura umana, in particolare nell’arte, dalla preistoria fino all’epoca moderna.
Consigliatissimo, soprattutto per chi ha avuto un rapporto non felicissimo con la storia dell’Arte durante il periodo scolastico!
Invito, dopo aver letto l’introduzione, di partire dalle appendici, che descrivono (brevemente) “il colore“ dal punto di vista fisico e della fisiologia umana, pur restando un testo sempre comprensibile per i non specialisti.
Se mi obbligassero a catalogare con un genere questo libro mi troverei in imbarazzo, ma, alla fine, se proprio dovessi, me la caverai con un “distopia-vicina” (che non so se esista come genere). Si tratta di una serie di racconti, diversi per tono e protagonisti, tutti molto ironici (si ride a denti stretti), che raccontano varie vicissitudini ambientate in un grattacielo-arcologia-Stato sovrano chiamato Beanstalk, fin troppo vicino nei comportamenti ai nostri odierni Stati.
Ho comprato il libro un po’ alla cieca e ne sono rimasto molto soddisfatto. Decisamente un po’ di aria fresca nel panorama attuale italiano fantascientifico/fantastico, sopratutto rispetto alla solita solfa che pubblica la maggior parte dei nostri editori (ma sarebbe meglio dire il nostro editore).
E mi raccomando: considerate il cane nelle vostre simulazioni! 🤣
Ne ho già parlato in un mio precedente post su Misskey; aggiungo solo che si parla di legioni romane, Egitto, templi abbandonati, antiche maledizioni… e frombole! Appartenente senza ombra di dubbio al neo-creato genere Gladi&Sortilegi&Frombole, è un romanzo che non può non piacere a chi ama il genere sword&sorcery.
Un ottimo saggio sull’archeologia e quello che sappiamo sulle prime civiltà del vicino oriente.
Il saggio è diviso in dieci capitoli e non c’è modo migliore per capire di che cosa parla che dare un’occhiata all’indice:
I. Il senso dell’archeologia
II. L’origine della famiglia
III. Le strade verso la disuguaglianza
IV. L’origine del potere
V. La nascita dello stato e della burocrazia
VI. La rivoluzione urbana
VII. Specializzazione del lavoro, tecnologia e scambi
VIII. Territori, confini, migrazioni e contatti tra i popoli
IX. Arslantepe bizim
X. Lezioni per il presente
Il libro è scritto molto bene e non è rivolto al pubblico specialistico, risultando quindi interessante e comprensibile per chi – come me – non sapeva assolutamente nulla di scavi archeologici.
Visto che siamo in tema: un saggio su Tutankhamon e la scoperta della sua tomba da parte di Carter. Tutto quello che avete sempre voluto sapere sull’antico Egitto al tempo di Tutankhamon e la sua tomba, scritto da un’archeologa specializzata proprio sul Periodo Amarniano (l’epoca in cui visse Tutankhamon), pensato per un pubblico non specialista.
Finalmente un urban fantasy come si deve, dove non si parla di mostri “troppo belli per essere veri” che si ingroppano.
Credo che nella mente del nostro solito editore (intendo “L’Editore”, non mi riferisco ad Acheron, cioè la casa editrice di questo romanzo) questo genere sia esclusivo appannaggio di ragazzine che cercano storie quasi-pornografiche, dimenticando che oggi le ragazzine – e non solo – grazie a un qualsiasi cellulare possono accedere a internet, dove il porno te lo tirano dietro in tutte le salse! Secondo me, anche tralasciando considerazioni etiche su come vengono considerati i lettori, si tratta di una scelta fallimentare pure dal punto di vista economico.
Ecco, Marco Cardone dimostra che si possono scrivere storie divertentissime (ma non stupide o banali, e sopratutto non offendendo l’intelligenza dei propri lettori) dove i mostri non si ingroppano, ma sono ottimi da mangiare… anche se possono dare qualche piccolo effetto collaterale non previsto.
Sempre per lo stesso editore è uscito anche il secondo volume della serie, dal titolo Italian way of cooking. Pizza mostri e mandolino: decisamente consigliata pure la seconda avventura del cuoco di mostri!
Un romanzo che non ha bisogno di nessuna presentazione.
Finalmente tradotto in italiano dall’originale polacco senza tagli… alla buon’ora! Complimenti a Sellerio!
Un romanzo/saggio di avventure vere riguardanti le esplorazioni in grotta. Un libro che si trova fra il resoconto delle esplorazioni speleologiche da parte dell’autore, il racconto della storia della speleologia e il saggio scientifico sul “mondo delle grotte”. Nel leggerlo si provano le stesse sensazioni avute da bambini nel leggere i romanzi d’avventura!
Si tratta di un libro stupendo anche dal punto di vista grafico; ci sono un sacco di illustrazioni e fotografie veramente molto belle.
Personalmente trovo Lemmy veramente ottimo, nella sua semplicità – sopratutto il fatto che ci si possa interagire da Mastodon. L’integrazione di Lemmy-Mastodon-Misskey-ecc. rende possibile seguire “canali” su determinati argomenti, in modo da poter venire a conoscenza di varie discussioni che magari finirebbero perse, o che sarebbero molto più difficoltose da seguire solo tramite l’ordinamento cronologico della timeline.
Detto questo, sono curioso di capire la questione del comunismo degli sviluppatori. Non è una critica, ma non capisco proprio cosa centri il comunismo/anticomunismo con lo sviluppo di Lemmy – è la prima volta che sento di queste polemiche.
Ma questa cosa è assurda! Non riesco a capacitarmi di come si possa anche solo concepire una cosa del genere.
Peccato che Milano sia un po’ lontano, altrimenti parteciperei volentieri!
Mi sembra un atto parecchio grave. Alla faccia dello stato di diritto!
“The police officers claimed that Ernest had participated in demonstrations in France as a justification for this act – a quite remarkably inappropriate statement for a British police officer to make, and which seems to clearly indicate complicity between French and British authorities on this matter.”
Questo però mi pare un po’ strano: gli inglesi si sarebbero infilati in un caso del genere solo per fare un favore ai francesi?! Ne dubito fortemente, a meno che non ci siano altri interessi in gioco.
Da quello che ho capito io (leggendo su altri siti), si tratterebbe più di un’ipotesi di lavoro che di una certezza. Guarderò se riesco a rimediare l’articolo originale per avere delle informazioni di prima mano – sperando di capirci qualcosa, visto che non sono certo un archeologo. In ogni caso si tratta certamente di una notizia interessantissima e affascinante.