Quoll
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Ti riferisci a 1491 di Charles C. Mann? La storia nordamericana non mi ha mai particolarmente interessato, ma, se il libro parlasse delle civiltà precolombiane centro- e sud-americane, mi potrebbe interessare. Lo consiglieresti?


Alcuni titoli mi potrebbero interessare… conosci qualcuna delle opere proposte e/o degli autori?

Ma, se non mi sbaglio, non era già uscita una serie a tema Giappone sul Corriere?


Che bel post!

Grazie! Ho preso spunto da quel podcast di cui parlavi nell’altro thread. L’idea del comodino mi sembrava carina. Se poi piace, si potrebbe rifare tra un mesetto, in modo da aprire una discussione sui libri che si sta leggendo ne “L’angolo del lettore” a intervalli regolari.

P.S. La casa disabitata era in lista, fammi sapere quando lo finisci 😃

Si, ne parlerò sicuramente su Lore.


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In cartaceo, invece, sto leggendo “Passione sakura” di Naoko Abe, che racconta la storia di come Collingwood Ingram abbia contribuito a reintrodurre in Giappone delle varietà di ciliegio ornamentale andate perdute. È storia che non conoscevo e mi sta appassionando molto.

Avevo già adocchiato il libro, che mi aveva incuriosito per l’argomento trattato. Penso che in futuro lo leggerò.


Ho ascoltato la prima puntata e l’ho trovata interessante. Mi piace l’idea del “comodino” per parlare di libri e di quello che ci gira intorno; ascolterò sicuramente anche l’episodio del prossimo mese.

Comunque, credo di essere completamente fuori da un certo giro di letture, perché non sapevo che Donna Tartt fosse un’autrice famosa, ignoravo del tutto l’esistenza de Il cardellino e di Dio di illusioni… per non parlare dell’esistenza della subcultura (o quello che è) “Dark Academia” – se non, forse, per averla trovata come un certo tipo di estetica in qualche manga e anime (abbastanza dozzinali, a dire il vero).


Giusto per fare un altro esempio, mi capita spesso di vedere, su diversi articoli/post/reel, “Il condominio” di James Graham Ballard tra i romanzi distopici anche se non mi sembra proprio possa rientrare nella categoria.

Effettivamente neppure io lo farei rientrare nel genere distopico.

Tuttavia mi sembrava una buona lista e per questo ho condiviso l’articolo 😉

Hai fatto bene, vengono citati diversi titoli interessanti! Mi è sembrato solo strano che Fiori per Algernon (che mi piacque quando lo lessi… ricordo che mi fece addirittura piangere alla fine) sia stato considerato una distopia.


Perché Fiori per Algernon sarebbe una distopia? Va bene che generalmente è difficile far rientrare i libri in maniera netta in una categoria, ma, in questo caso, sia per ambientazione sia per tematiche, direi che siamo lontani da una distopia.








Purtroppo la cosa non mi stupisce! Io non sono uno scrittore, ma ho sentito raccontare storie veramente assurde riguardanti il mondo dell’editoria.

È un peccato, anche perché per dei nuovi scrittori premi e concorsi (seri) potrebbero essere ottimi metodi per farsi conoscere. Immagino la frustrazione degli esordienti!


Interessante! Sono fiorentino e potrei farci un salto, anche se sembrano eventi più adatti per dei ragazzi/bambini.


Non posso ovviamente portare prove a sostegno della tesi, ma ricordo di aver visto dei video interessanti fatti da Mirko Campochiari (che oltre a essere uno storico militare e scrivere su Limes, è il creatore del canale youtube Parabellum) nei quali descriveva gli scenari più probabili… finendo per far capire – tra le righe – di ritenere più plausibile (basandosi sui dati disponibili!) un intervento di matrice statunitense.


Vero, c’è sempre di peggio, però Bruno Vespa

Beh, bisogna vedere il lato positivo… non c’è Volo! 😂

Comunque sono interessanti gli articoli su come vengono stilate le classifiche: in pratica vanno prese molto con le molle!


Diversi libri mi paiono interessanti. Mi sarei aspettato molto di peggio! 😄 Ma come sono calcolati i libri più venduti?


Nel thread ho citato pure io Lo Hobbit, che secondo me è decisamente meglio dell’Il Signore degli Anelli (che pure amo) per far avvicinare qualcuno al genere fantastico come prima volta.


Concordo in pieno sul fattore età – non per nulla l’ho rimarcato pure io all’inizio del thread! Secondo me è fondamentale consigliare in base all’età del lettore, altrimenti si rischia veramente di far odiare certi generi e autori. Alle volte mi viene quasi da pensare che qualche insegnante di scuola lo faccia apposta, con lo scopo di far odiare la lettura ai suoi alunni!


Quale libro “fantasy” consigliereste a un lettore che si affaccia per la prima volta a questo genere? Quali titoli vengono in mente agli utenti del Fediverso?
crosspostato da: https://feddit.it/post/125729 > Ho trovato questa domanda su un subreddit (esiste questa parola?) incentrato sui libri, e mi sembrava interessante riproporla agli utenti del Fediverso. > > Io, dopo aver detto che dipende dall'età del lettore e pure da che cosa si intende per “fantasy”, ho tirato fuori alcuni titoli – senza stare a fare troppi ragionamenti e avendo in mente un ragazzo/adulto, non un bambino – che spaziano un po' su alcuni sotto-generi della letteratura fantastica. > > I libri a cui ho pensato (non elencati in un qualche particolare ordine) sono: > > ***[Italian way of cooking](https://inventaire.io/entity/isbn:9788899216399)*** di Marco Cardone, edito da Acheron Books. Il libro – scritto in italiano, nonostante il nome – appartiene al genere fantasy urbano (*urban fantasy*) ed è molto divertente da leggere e ben scritto. Senza stare a fare tante presentazioni, cosa succederebbe se, a causa della crisi economica e dell'imponderabilità del fato, un cuoco fosse costretto a mettere in pentola dei mostri per il suo ristorante? > > ***[Il mondo di Nehwon](https://inventaire.io/entity/isbn:9788842904625)*** di Fritz Leiber, della celeberrima Fantacollana. Una raccolta contenente romanzi e racconti scritti da dio, di uno degli autori che ha definito e creato lo *sword and sorcery*. > > ***[Zappa e spada](https://inventaire.io/entity/isbn:9788899216702)***, antologia di vari autori italiani, edita sempre da Acheron Books. Sulla quarta di copertina viene coniato il termine “*Spaghetti Fantasy*” per definirne il genere... e mai descrizione fu più calzante! Riporto solo la frase finale: «braccia rubate all'agricoltura e restituite al campo di battaglia». Tutti i racconti – autonomi fra loro, anche se esiste una specie di fil rouge che li lega – sono divertentissimi da leggere e ben scritti. > > ***[Lo Hobbit](https://inventaire.io/entity/wd:Q74287)***, che non ha bisogno di nessuna presentazione. > > Potevo anche citarne altri, ma questi sono i primi che mi sono venuti in mente dando un'occhiata alla mia libreria (e pensando a qualcuno che non avesse mai letto nulla appartenente al genere fantastico, se mai fosse possibile). > > Voi che libri consigliereste? Sono curioso di sentire le vostre proposte!

Quale libro “fantasy” consigliereste a un lettore che si affaccia per la prima volta a questo genere? Quali titoli vengono in mente agli utenti del Fediverso?
Ho trovato questa domanda su un subreddit (esiste questa parola?) incentrato sui libri, e mi sembrava interessante riproporla agli utenti del Fediverso. Io, dopo aver detto che dipende dall'età del lettore e pure da che cosa si intende per “fantasy”, ho tirato fuori alcuni titoli – senza stare a fare troppi ragionamenti e avendo in mente un ragazzo/adulto, non un bambino – che spaziano un po' su alcuni sotto-generi della letteratura fantastica. I libri a cui ho pensato (non elencati in un qualche particolare ordine) sono: ***[Italian way of cooking](https://inventaire.io/entity/isbn:9788899216399)*** di Marco Cardone, edito da Acheron Books. Il libro – scritto in italiano, nonostante il nome – appartiene al genere fantasy urbano (*urban fantasy*) ed è molto divertente da leggere e ben scritto. Senza stare a fare tante presentazioni, cosa succederebbe se, a causa della crisi economica e dell'imponderabilità del fato, un cuoco fosse costretto a mettere in pentola dei mostri per il suo ristorante? ***[Il mondo di Nehwon](https://inventaire.io/entity/isbn:9788842904625)*** di Fritz Leiber, della celeberrima Fantacollana. Una raccolta contenente romanzi e racconti scritti da dio, di uno degli autori che ha definito e creato lo *sword and sorcery*. ***[Zappa e spada](https://inventaire.io/entity/isbn:9788899216702)***, antologia di vari autori italiani, edita sempre da Acheron Books. Sulla quarta di copertina viene coniato il termine “*Spaghetti Fantasy*” per definirne il genere... e mai descrizione fu più calzante! Riporto solo la frase finale: «braccia rubate all'agricoltura e restituite al campo di battaglia». Tutti i racconti – autonomi fra loro, anche se esiste una specie di fil rouge che li lega – sono divertentissimi da leggere e ben scritti. ***[Lo Hobbit](https://inventaire.io/entity/wd:Q74287)***, che non ha bisogno di nessuna presentazione. Potevo anche citarne altri, ma questi sono i primi che mi sono venuti in mente dando un'occhiata alla mia libreria (e pensando a qualcuno che non avesse mai letto nulla appartenente al genere fantastico, se mai fosse possibile). Voi che libri consigliereste? Sono curioso di sentire le vostre proposte!

Non ho letto nessuno dei libri presentati (e ho una pila di libri da leggere ancora parecchio alta), ma alcuni titoli mi ispirano decisamente!


“Il continente buio Caverne, grotte e misteri sotterranei. Alla scoperta del mondo sotto i nostri piedi” di Francesco Sauro, edito da Il Saggiatore.
Per vivacizzare un po' “L'angolo del lettore”, vi consiglio un buon libro da leggere durante queste feste: ***Il continente buio** Caverne, grotte e misteri sotterranei. Alla scoperta del mondo sotto i nostri piedi* di Francesco Sauro, edito da Il Saggiatore. Si tratta di un saggio che parla di speleologia (adattissimo a chi, come me, non ne sapeva assolutamente nulla) che dà la sensazione di leggere un libro di avventure. L'autore mescola la storia della speleologia, le proprie considerazioni su cosa significhi esplorare una grotta e i racconti delle varie spedizioni effettuate durante gli anni. Ho letto il libro con lo stesso piacere che provai da bambino leggendo i racconti delle esplorazioni geografiche. La parte storica è affascinante tanto quanto la storia della scoperta di un nuovo continente... d'altronde le esplorazioni speleologiche equivalgono alla scoperta progressiva di quello che l'autore chiama, per l'appunto, “Il Continente Buio”. Sarebbero tantissimi i temi trattati da citare in questa pseudo-recensione/consiglio di lettura, ma alcune esplorazioni, secondo me, meritano una menzione d'onore: la storia dell'esplorazione delle grotte di San Canziano, la scoperta della Grotta dei Cristalli di Naica in Messico – alla cui esplorazione l'autore ha partecipato personalmente –, l'esplorazione delle grotte vaporose del Monte Kronio – pure a questa l'autore ha partecipato... a me viene caldo e sete solo a pensarci! –, che paiono uscite direttamente da una versione di *Viaggio al centro della Terra* ambientato in Sicilia (quanto mi piacerebbe leggere qualcosa del genere!), e, infine, l'esplorazione delle grotte dell'*Auyan Tepui*, uscite paro paro dal *Mondo perduto* di Doyle. Inoltre, per non farsi mancare nulla, nel libro ci sono diverse fotografie a colori scattate in varie grotte.

Una persona non capace forse (vedremo) potrà comunque creare copertine o (farsi) scrivere un libro, ma ci sono buone possibilità che si coglierà la differenza così come si coglie tra un oggetto fatto in serie e uno fatto a mano

Sicuramente la differenza sarà abissale. Questi sistemi di “intelligenza artificiale” non sono per nulla quello che uno definirebbe intelligenti – personalmente trovo perfetta la definizione coniata da Walter Vannini ( @dataKnightmare@octodon.social ) nel suo podcast: “Generatori Automatici di Stronzate” – ma saranno ottimi per ripetere a pappagallo storie già viste (“alla maniera di”) con qualche minima variazione, magari tirando fuori un testo grezzo che dovrà poi essere messo in italiano corretto da qualche editor.

Quello che mi infastidisce veramente (parlo da lettore, a differenza dell’autore del blog) è che sia considerato una buona cosa dal mercato editoriale. Secondo me questo modo di intendere il mercato – mi riferisco in particolar modo alla narrativa fantastica in senso lato – nel presente, non in un futuro lontano, danneggia moltissimo scrittori, lettori e pure case editrici.

Vedere la mancanza di varietà negli scaffali di narrativa di genere (mi riferisco al mercato italiano), con relativa rincorsa alla copia del successo del momento, mi intristisce. Sarà che sono vecchio, ma mi sembra che la cosa vada a peggiorare col tempo. Temo che l’utilizzo di queste nuove tecnologie vada in questa direzione.

Poi ci sarebbe da fare un discorso sulle piccole e medie case editrici, che pubblicano – anche – ottimi libri e di grande varietà… nonché parlare del fenomeno dell’auto-produzione (che vedo assolutamente di buon occhio, ma che mi ha deluso in ambito italiano) e delle infinite possibilità date dal formato elettronico, ma che, a mio avviso, sono sfruttate veramente poco.


crosspostato da: https://feddit.it/post/109922 > Articolo di Davide Mana (che ho scoperto da poco avere un [account](https://mastodon.social/@davemana) nel Fediverso) dal suo [blog](https://strategieevolutive.wordpress.com/) (Strategie Evolutive) sulle possibili applicazioni delle nuove “intelligenze artificiali”. Il blog tratta generalmente di letteratura fantastica (in senso lato) in lingua inglese e il punto di vista sulla questione è quello di uno scrittore. La visione sul futuro è molto pessimista – forse troppo –, ma trovo molto interessante l'idea di come queste tecnologie verranno probabilmente impiegate in ambito letterario. > > Che il sogno bagnato di molte case editrici sia quello di liberarsi – nel senso di non pagare – degli autori non mi stupisce affatto, ma quello che mi rattrista veramente è che sono sicuro ci siano lettori che accoglierebbero a braccia aperte infinite nuove ripetizioni, con parole leggermente cambiate – perché alla fine di questo si tratterebbe –, dello stesso libro... d'altra parte perché fare lo sforzo di provare a leggere qualcosa di nuovo! Ovviamente aver letto un solo libro basta poi per atteggiarsi a massimi esperti su quel determinato genere! > > Quindi, secondo me, il vero problema non sono tante le nuove “intelligenze artificiali”, ma il fatto che per parte dei lettori andrebbe benissimo leggere all'infinito la stessa storia. > > Le case editrici – intendo quelle grandi, che poi, alla fin fine, sono una sola – hanno delle grandissime colpe in tutto ciò. Se nell'ambito della narrativa di genere tendi a ristampare sempre i soliti autori, e quando viene fuori qualcosa di nuovo, che va di moda sul momento, stampi infinite pseudo-variazioni (molte potrebbero benissimo essere scritte da qualche sistema automatico) dello stesso identico libro, alla fine non solo dai l'idea ai lettori che ci sia SOLO quello in un determinato genere, ma uccidi anche l'interesse per qualcosa di nuovo, facendo alla lunga (ma nemmeno troppo) un danno al tuo stesso mercato e a te stesso. Mi riferisco in questo caso al mercato editoriale italiano di genere fantastico. Non so come siano le cose nel resto del mondo. > > Provo a nominare il gruppo Friendica sui libri, per vedere se la condivisione degli articoli funziona... @libri@poliverso.org . Non funziona in questo modo. Provo a fare un cross-post.

Articolo di Davide Mana (che ho scoperto da poco avere un [account](https://mastodon.social/@davemana) nel Fediverso) dal suo [blog](https://strategieevolutive.wordpress.com/) (Strategie Evolutive) sulle possibili applicazioni delle nuove “intelligenze artificiali”. Il blog tratta generalmente di letteratura fantastica (in senso lato) in lingua inglese e il punto di vista sulla questione è quello di uno scrittore. La visione sul futuro è molto pessimista – forse troppo –, ma trovo molto interessante l'idea di come queste tecnologie verranno probabilmente impiegate in ambito letterario. Che il sogno bagnato di molte case editrici sia quello di liberarsi – nel senso di non pagare – degli autori non mi stupisce affatto, ma quello che mi rattrista veramente è che sono sicuro ci siano lettori che accoglierebbero a braccia aperte infinite nuove ripetizioni, con parole leggermente cambiate – perché alla fine di questo si tratterebbe –, dello stesso libro... d'altra parte perché fare lo sforzo di provare a leggere qualcosa di nuovo! Ovviamente aver letto un solo libro basta poi per atteggiarsi a massimi esperti su quel determinato genere! Quindi, secondo me, il vero problema non sono tante le nuove “intelligenze artificiali”, ma il fatto che per parte dei lettori andrebbe benissimo leggere all'infinito la stessa storia. Le case editrici – intendo quelle grandi, che poi, alla fin fine, sono una sola – hanno delle grandissime colpe in tutto ciò. Se nell'ambito della narrativa di genere tendi a ristampare sempre i soliti autori, e quando viene fuori qualcosa di nuovo, che va di moda sul momento, stampi infinite pseudo-variazioni (molte potrebbero benissimo essere scritte da qualche sistema automatico) dello stesso identico libro, alla fine non solo dai l'idea ai lettori che ci sia SOLO quello in un determinato genere, ma uccidi anche l'interesse per qualcosa di nuovo, facendo alla lunga (ma nemmeno troppo) un danno al tuo stesso mercato e a te stesso. Mi riferisco in questo caso al mercato editoriale italiano di genere fantastico. Non so come siano le cose nel resto del mondo. Provo a nominare il gruppo Friendica sui libri, per vedere se la condivisione degli articoli funziona... @libri@poliverso.org . Non funziona in questo modo. Provo a fare un cross-post.

Credo tu abbia inserito una ‘@’ di troppo nei link degli ultimi tre gruppi. Se elimino la prima ‘@’ del link, come per il resto dei gruppi elencati, funziona, altrimenti dà errore.