Il corpo umano sano ospita **un’abbondanza di batteri, virus e funghi **che vengono acquisiti all’inizio della vita postnatale. La maggior parte del **microbioma **si trova nell’intestino, ma esistono comunità microbiche distinte sulla pelle e nella bocca, nel naso, nei polmoni e nel tratto genitale. Il microbioma umano ha ruoli importanti nel mantenimento dell’omeostasi e l’interruzione della colonizzazione microbica di un bambino ha effetti sistemici che possono influenzare la salute più avanti nella vita, promuovendo potenzialmente lo sviluppo di autoimmunità, allergie, malattie metaboliche e persino cancro.

Continua…

Gli esseri umani hanno molte popolazioni microbiche distinte e interconnesse che esercitano effetti sistemici in tutto il corpo. Comprendere i modi in cui queste comunità interagiscono fornisce informazioni su come il microbioma collettivo modella la salute e la malattia.

  • skarikoA
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    2 years ago

    Provo a tradurre, se ho capito bene: un ambiente eccessivamente sterile può potenzialmente influenzare lo sviluppo di determinate malattie come allergie etc?

    Oppure, se ho capito male, cosa significa “l’interruzione della colonizzazione microbica di un bambino”?

    • Isendel
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      ·
      2 years ago

      La risposta alla tua prima domanda è: in generale è sì. Fa riferimento a quella che viene chiamata teoria degli “old friends”, una sorta di tappo immunologico per il quale l’organismo viene costantemente tenuto a bada dalla presenza di “patogeni esterni” e questo lo rende sufficientemente impegnato da non dare reazioni autoimmuni. Allontanarci da tutta una serie di parassiti fa rivolgere queste armi contro noi stessi aumentando la probabilità di allergie e malattie autoimmuni. A questo poi dovresti aggiungere che entrare a contatto con patogeni e parassiti durante la fase di sviluppo, in teoria, migliora la tua capacità di risposta perchè aumenta il parco di antigeni che il tuo corpo impara a riconoscere. Sono formativi solo in un determinato periodo della vita. Diciamo che sono argomenti bellissimi e molto complicati, ci vorrebbe una vita per discernerli tutti :)

      • maxwellOPM
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        2 years ago

        Tra l’altro le ricerche di questo tipop sono lunghissime, costosissime e coinvolgono un numero di volontari incredibilmente alto.

        Non c’entra con il microbioma, ma per dire quanto il nostro equilibrio è estremamente fragile, alcuni virus considerati innocui potrebbero portare a conseguenze inaspettate. A questo proposito è ancora da verificare, ma è molto promettente, una linea di ricerca che attribuirebbe a un particolare rotavirus, se contratto in età neonatale, la responsabilità della celiachia

        • skarikoA
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          2 years ago

          Le spiegazioni sulla nascita delle allergie mi incuriosiscono particolarmente a livello personale avendone io una lista pressoché infinita.

          Giusto per capire solo se c’è una motivazione scientifica dietro o se il buon Dio quel giorno era arrabbiato, a giusta ragione, con me 😅

          • Isendel
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            2 years ago

            Ho visto ora le notifiche e che la discussione è andata avanti. Questi giorni ho un po’ di impegni ma se ti interessa proverò a darti delle spiegazioni più esaustive appena possibile. Intanto, ci sono cose che ti incuriosiscono particolarmente?

            • skarikoA
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              2 years ago

              Qualcuna sì, per esempio: possibile che in tutta la famiglia io sia l’unico che soffre di vere e proprie allergie? Non sono in alcun modo ereditarie? E perché avendo vissuto nello stesso identico ambiente di mio fratello a me alcuni alimenti possono uccidere mentre lui può mangiare qualsiasi cosa senza alcun tipo di problema?

              È pura e semplice “sfiga” o c’è qualche tipo di ragione per cui io le ho sviluppate mentre altri della stessa famiglia no?

              Per “ragione” intendo che posso (io o i miei genitori) aver fatto qualcosa di diverso per farle scatenare.

              E poi, come mai le allergie escono così in ritardo? Io per esempio ho sempre mangiato tutto (seppur ogni tanto con qualche fastidio) fino all’adolescenza. Solo dopo una certa età ho iniziato a gonfiarmi come un canotto.

              • Isendel
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                2 years ago

                Consideriamo vari aspetti. Il sistema immunitario si è evoluto nel tempo in presenza di parassiti e micobatteri, oltre a tutta una serie di microrganismi ambientali con i quali siamo in contatto da eoni. Questo vale anche per il microbiota che, di fatto, oltre a farci compagnia da milioni di anni, nel suo insieme vale più del 95% di tutte le nostre cellule. Tutto questo per dire che il SI (sistema immunitario) si è dovuto confrontare con tante cose e ha trovato il suo modo di interagirci. Tutti questi microbi e organismi hanno attuato una pressione evolutiva, hanno guidato e promosso l’evoluzione del SI premiando individui che riuscivano a trovare la giusta interazione tra patogenici e commensali. Ha quindi imparato a riconoscere le diverse classi di microbi e tollerare i commensali. Il panorama microbiotico con cui l’essere umano si è dovuto confrontare, però, non è costante e si parla spesso di due grandi transizioni epidemiologiche, due momenti importanti in cui il panorama di microbi è cambiato (scusa la ripetizione).

                • Passaggio dello stile di vita da piccole comunità cacciatore-raccoglitore a gruppi sociali più ampi sostenuti da agricoltura e allevamento; questo ha inevitabilmente comportato un contatto più stretto e più lungo con tutta una serie di animali (vedi la storia del Covid) correlato ai loro microbi; a questo aggiungiamo che le comunità più ampie ha ampliato la trasmissione di vari patogeni (esempio per via orofecale); quindi tutto ciò ha portato al primo cambiamento del quadro microbico con aumento dell’esposizione;
                • Più recente: L’età industriale. Passare da un ambiente rurale ad uno urbano ha cambiato ancora il substrato microbico a cui siamo esposti noi e il nostro SI. Questo sembra una scemenza ma ha comportato la scomparsa pressochè totale di numerosi patogeni (soprattutto gli elminti, dei parassiti, o alcuni virus) che accompagnavano la specie umana dall’inizio della sua storia evolutiva. Insieme a questi patogeni poi, sono scomparsi o sono cambiati anche molti microbi ambientali, spesso a causa proprio della nostre misure sanitarie. Questi microbi non sono generalmente patogeni e in ambiente urbano vi siamo meno esposti. Infine, anche il cambiamento nella dieta ha avuto il suo peso, ancora da dimostrare fino in fondo.

                Come ho detto l’altra volta, tutto questo quadro microbico viene genericamente chiamato Old Friends. Nel corso di milioni di anni il SI ha imparato a tollerare gli old friends non patogeni selezionando molecole e recettori che permettessero un robusto controllo e la limitazione della reattività del SI (sto arrivando al punto giuro) contro gli old friends è stato molto importante per lo sviluppo del SI rafforzandone le capacità regolatorie. Abbiamo quindi selezionato delle caratteristiche del SI che ci fanno regolare meglio la reattività contro gli old friends che poi a loro volta servivano, questi sistemi, a regolare meglio la risposta non solo contro gli old friends non patogeni ma anche contro gli allergeni e gli antigeni della flora intestinale. Per farla breve, tutti questi contatti hanno insegnato al SI a convivere, a tollerare e limitare le proprie capacità di reagire. Quando quasi tutta la popolazione umana era cronicamente infettata da parassiti, il SI ha subito una pressione evolutiva importante per selezionare, anche in presenza di immunosoppressione dovuta all’infezione cronica da parassiti, di essere in grado di attivarsi pienamente in caso di superinfezioni da altri patogeni sconosciuti. Questo ha contribuito ha selezionare nella specie umana persone con variante geniche per la produzione di molecole che permettessero lo sviluppo di risposte contro patogeni non abituali presenti in determinati luoghi. Quindi, siamo tutti predisposti a risposte protettive in presenza di moderata immunosoppressione. Nel momento in cui parassiti e old friends sono scomparsi, per fortuna aggiungerei, ci siamo ritrovati con un sistema immunitario sovradimensionato rispetto alle infezioni cui possiamo andare incontro, mancando questa sorta di tappo immunosoppressivo. Siamo quindi molto reattivi e molto più predisposti a risposte immunitarie patologiche. Questa è una delle teorie, tra le più famose, che spiega perchè ci sono oggi molte malattie immunologiche tra cui, appunto, le allergie. Per spiegare perchè nella stessa famiglia qualcuno sia affetto ed altri no, lo si può spiegare con riassortimento genetico in primis (quindi diciamo un po’ di sfortuna nell’ereditare alcuni geni o subire delle modifiche a posteriori) e poi importantissimi i fattori ambientali, che giocano un ruolo cardine nello sviluppo del SI che, dalla nascita, è molto plastico e va “allenato”. Ad esempio, per l’appunto, l’alimentazione un po’ diversa, contatti con la flora, con old friends ecc.

                Scusa il pippone ma 'sta roba è veramente complicata e lunga, l’immunologia è una materia fichissima quanto difficile! Spero di aver risposto ad alcuni tuoi dubbi.

                • skarikoA
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                  2 years ago

                  Wow che rispostona, grazie mille. Super interessante!

                  • Isendel
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                    2 years ago

                    Prego! Però non ti prometto che sarò sempre così prolisso :D

          • maxwellOPM
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            2 years ago

            Allergie, intolleranze o peggio reazioni autoimmuni più gravi e degenerative sono questioni studiate tantissimo anche se forse non abbastanza. Si tratta di materie complesse nelle quali è difficile giungere a una conclusione dimostrata e documentata.

            Anche quelle volte in cui ci sembra di essere riusciti a trovare la quadra, sono lunghissimi i tempi per dimostrare una tesi attraverso studi statistici ed epidemiologici.

            È anche per questo che nel mondo di mezzo sopravvive una pletora di ciarlatani ognuno con il suo rimedio infallibile o il suo test risolutivo…

            La cosa inquietante è che sebbene i rimedi dei ciarlatani non funzionino mai, ogni volta che i pazienti ottengono un qualche miglioramento (cosa statisticamente probabile) questi diventano i testimonial di un successo clamoroso. Quando invece i rimedi si limitano a non funzionare, ossia molto spesso, o addirittura peggiorano la gravità della situazione, nessuno si ricorda dell’insuccesso

        • Isendel
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          2 years ago

          Prego! È sempre bello parlare di questi argomenti :)

    • maxwellOPM
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      2 years ago

      Scusami tanto se non ti ho risposto, ma solo adesso mi sono accorto della microscopica campanella che mi avvisava di due notifiche

      • skarikoA
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        2 years ago

        Figurati, so bene che una delle carenze di Lemmy è proprio la gestione delle notifiche!

        Si spera prima o poi venga risolto in qualche modo, un’applicazione con un sistema push diverso da Google può essere sicuramente un’opzione valida. Oppure cambiare colore alla campanella quando ci sono notifiche!

        • maxwellOPM
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          2 years ago

          Sì, ma sono io che sono troppo distratto :-)