Oltre 6.000 subreddit, incluse molte delle community più iscritte su Reddit come r/funny , r/aww , r/gaming , r/music e r/science , si sono messe in privato per protestare contro le imminenti modifiche ai prezzi dell’API di Reddit. Significa che queste comunità non sono più accessibili al pubblico, nemmeno agli utenti di Reddit precedentemente iscritti. Ecco un flusso di Twitch che tiene traccia del numero esatto di subreddit che sono diventati oscuri.
Qualche tweet complottista l’ho letto, con Twitter che si auto-suicida per non far vedere che hanno chiuso tutte le subreddit
@Dreadino @poliverso Vedi cosa succede a chiudere i subreddit: finisce che poi i redditors se ne vanno in giro a fare danni! 😏
Qui nel fediverso siamo abituati già agli utenti Twitter, quindi siamo preparatissimi. In realtà il mio terrore è che Zuckerberg faccia qualche boiata simil Musk… a quel punto Vorrei proprio sapere come potremmo gestire i facebuccari con i loro fantastici “Buongiornissimo caffè” , i “se risolvi questo indovinello per bambini Sei un fottuto genio”, i “copia e fai girare questa dichiarazione per impedire a Facebook di espiantare i tuoi organi”! 😁 😄 🤣
Non frequento più Instagram e Facebook, e non sono mai riuscito a entrare nell’ottica di Twitter, ma ho l’impressione che Twitter e Reddit abbiano una community più compatta e con un’identità molto più forte. Instagram mi sembra più che altro il posto dove stanno tutti perché ci stanno tutti e Meta ha già inculato i suoi utenti più e più volte senza scatenare grandissime polemiche
Hai assolutamente ragione. Uno dei motivi per cui Mastodon ha avuto tutto quel successo infatti è che gli utenti Twitter sono molto più consapevoli (e dispongono di una scolarizzazione maggiore): utilizzano Twitter com strumento e non come se fosse internet. La stessa cosa si può dire degli utenti Reddit: sono più esperti, più disinvolti, non si fossilizzano su un solo canale e i cambiamenti non li spaventano.
Gli utenti Facebook (ma anche TikTok e nstagram) invece sono prigionieri della propria zona comoda: una città fatta di tanti divanetti e tanti piccoli palcoscenici in cui tutti hanno paura di perdere il proprio cuscino o il proprio riflettore