Dopo le segnalazioni di Monitora PA riguardo il passaggio della piattaforma di Web Analytics Italia ad Amazon AWS, che viene trattato dai regolamenti europei e dalle sentenza delle corti europee allo stesso modo di Google Analyitcs che era stato precedentemente abbandonato dopo l’intervento del Garante italiano, oggi è arrivata una risposta di AgID sul proprio sito web.
Non conosciamo il testo preciso inviato da Monitora PA alle pubbliche amministrazioni che fanno uso di Web Analytics Italia, ma la risposta in questione non risponde ai quesiti legali espressi sul richiamo pubblicato da Monitora PA sul loro sito web, e quindi si può immaginare che il collettivo invierà una segnalazione al Garante per la Protezione dei Dati Personali come ha già fatto in altri casi.
Oltre al “trust me bro” cosa ti aspetteresti? Un audit di terze parti?
Niente di quello che dicono ha remotamente a che fare con le questioni sulle direttive europee, le sentenze delle corti europee e le decisioni del Garante, quindi mi sarei aspettato almeno delle prove riguardo a ciò che dicono, visto che si riempiono la bocca di trasparenza molto spesso. Ma è ormai abbondantemente chiaro che bisogna andare fino in fondo alla faccenda senza alcuna collaborazione di AgID, che è stata presa con le mani nella marmellata.
Non sarebbe male magari avere la lista di ciò che condividono esattamente, così da avere un documento che fa fede e che il garante può verificare eventualmente. Almeno così su due piedi mi viene in mente questo.
Quindi il loro argomento non è che non trasferiscono dati, ma che i dati che trasferiscono non sono personali.
Beh, questo è tutto da dimostrare. Comunque assurdo che enti così grandi debbano appoggiarsi a sistemi del genere per una funzione così banale e di dubbia utilità.