La società inizierà ad addebitare la tariffa martedì per i nuovi utenti in Nuova Zelanda e Filippine, segnando uno dei cambiamenti più significativi nella piattaforma di social media da quando Elon Musk ha acquisito la società quasi un anno fa.

  • banana_meccanica
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    1 year ago

    Io continuo ad essere in disaccordo su quello che chiami “sforzo attivo”, e credo che con questo ragionamento si rafforza il sistema capitalistico che punterà sempre nello spremere l’utente per trasformarlo in un consumatore " attivo" perchè ad esempio consuma una soglia dati su un server. Quindi scusa, sto consumando anche una soglia d’ossigeno stando al mondo? Dove finisce la realtà del capitale e dove inizia quella delle garanzie senza ricatti, del paga o muori abbandonato, senza voce e senza diritti. Se ti sentì di pagare è una tua donazione, un privilegio del tuo benessere, non un dogma. Non parlo di chi ha documenti sensibili e ha bisogno del deposito svizzero su proton a pagamento, ma di privacy e libertà di comunicare basilare, quello che stiamo facendo esattamente qui su Lemmy.

    • dontblink
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      1 year ago

      Per quanto riguarda la libertà di comunicazione, quella è basilare e deve essere garantita: nessuno ti vieta di uscire e di vederti con un amico, così come nessuno ti vieta costruirti il tuo software e hostare pubblicamente la tua istanza per comunicare con gli altri (per ora). La differenza tra un server e l’ossigeno è che l’ossigeno è gratis e ovunque, mentre l’attrezzatura, la corrente elettrica, i programmatori che si occupano di mantenere il software sicuro e stabile e la connessione a internet non lo sono, ed è giusto che ci sia un ritorno per qualcuno che lavora per offrire tutto ciò. Poi potremmo argomentare sul fatto che, essendo la comunicazione un diritto fondamentale, ci potrebbero essere social mantenuti coi soldi pubblici (tasse), però a quel punto invece di sottostare alla volontà delle big tech starebbero alla volontà degli stati e forse solo in qualche caso (nei paesi democratici) a quella delle persone. In ogni caso sarebbero centrali, censurabili e controllabili. Anche mantenere delle istanze di Lemmy ha un costo e richiede un lavoro, ma esistono grazie alla buona volontà di chi decide di investirci risorse senza nulla, o con poco, in cambio. Proprio perché vuole creare un’alternativa. Io vedo la decentralizzazione come una soluzione, la più promettente per quanto riguarda anche l’integrazione di un sistema economico a sua volta decentralizzato, dove veramente il potere decisionale delle persone conta più di tutto, detto questo il capire come integrare tutto questo in maniera sensata, sostenibile e scalabile (cioè non come fanno i paladini delle shitcoin che si autodefiniscono “finanaza decentralizzata”) è un bel lavoro.

      Con “sforzo attivo” intendevo semplicemente dire che un utente invece di pagare coi propri dati e la propria attenzione inconsciamente, dovrebbe deliberatamente decidere di spendere le sue risorse economiche (che indubbiamente richiede uno sforzo mentale maggiore).