Google ha inserito all’interno di Chromium al momento in via sperimentale una nuova libreria HTML chiamata “Web Integrity API”. Una sorta di DRM, che per molti rappresenta la fine del web libero. Vediamo di cosa si tratta.
  • Flukas88Italiano
    17·
    1 year ago

    Data la predominanza del market share di chrom* (intorno al 75-89% con solo safari e Firefox come alternative) e il fatto che per l’utente medio chrome è internet la cosa non mi stupisce.

    La nostra bolla è bella ma siamo una minoranza assoluta.

    È triste ma basta parlare con Sloppy Joe per strada e neanche sa cosa sia un browser

    • Scrollone
      14·
      1 year ago

      “Ma Google c’è anche su Firefox?”

      Purtroppo l’ho sentito dire con le mie orecchie. Bisogna educare le persone, perché c’è troppa ignoranza (e noi qui su Lemmy viviamo in una bolla)

      • JokerOP
        4·
        1 year ago

        Concordo in pieno sul fatto di dover educare le persone. Il problema principale penso sia il disinteresse dell’utente medio verso argomenti del genere, nonostante questi riguardino la vita di chiunque abbia una connessione a Internet.

      • 283Fabio
        5·
        1 year ago

        A me le pagine statiche con collegamenti ipertestuali piacevano. Si riusciva a navigare in internet con un 56k

  • quasimagia
    15·
    1 year ago

    Boicottare i browser chrome-based e spargere il verbo il più possibile, è l’unica soluzione.

    Putroppo ormai tutti usano chrome o derivati

    • Kir
      3·
      1 year ago

      Firefox è lontano dai suoi giorni di gloria, ed è comunque tenuto in vita artificialmente dai soldi di Google. Francamente, non mi sembra ci siano alternative sensate.

      • mattreb
        2·
        1 year ago

        Scusa l’ignoranza ma perché “dai soldi di Google”?

        • Kir
          3·
          1 year ago

          Firefox è finanziato quasi esclusivamente da Google. Sulla carta, in cambio dell’impostazione di default di Google come motore di ricerca. Si dice però che il motivo sostanziale per cui Google lo faccia sia per preservare una parvenza di pluralità di offerta browser ed evitare problemi legali dovuti a posizione di monopolio.

          In sostanza, Firefox è e resta un progetto splendido, ma questa dipendenza da Google fa si che non sia nelle condizioni di essere una valida alternativa ad esso. Google può distruggerlo o indirizzarne lo sviluppo quando vuole (probabilmente già lo fa)